Minerbio (Bologna), 2 ottobre 2014 - La storia si ripete. Il polipropilene isotattico, il padre di tutte le plastiche, fu sintetizzato negli anni ’50, a Ferrara, da Giulio Natta e a 60 anni di distanza un’ altra scoperta che rivoluzionerà i settori legati a questa materiale, è stata fatta a 20 chilometri di distanza, a Minerbio nel Bolognese. L’ azienda Bio-on, approfondendo ricerche risalenti al secolo scorso, ha brevettato la Minerv-Pha, una plastica davvero biodegradabile e naturale perché a produrla sono colonie di batteri nutriti con scarti di barbabietola e canna da zucchero. Una bio-plastica rigida biodegradabile che può essere usata nei componenti delle auto. La Bio-on, fondata da Marco Astorri, 45 anni, e Guy Cicognani, 63 anni, sta vendendo nel mondo le licenze e a metà ottobre sbarcherà in Borsa (segmento Aim Italia) con una quota del 10%. Il che dovrebbe fruttare tra i 10 e i 15milioni di euro. «L’aumento di capitale – spiega Astorri - ci servirà per investire su altri brevetti e sviluppare la Minerv-Pha. Apriremo altri laboratori a Bologna e assumeremo almeno 30 persone (ora i dipendenti sono 30). Non siamo mai ricorsi a finanziamenti e la nostra impresa è sana. Non siamo una start up ma una started up, cioè una realtà già partita ed infatti è stata la Borsa a cercarci». La vita di Astorri potrebbe essere materia per un film come quello di Jobs il fondatore di Apple: «La cosa più buffa è che io non sono uno scienziato e nemmeno un laureato in chimica. Sono un grafico pubblicitario che un giorno si è detto che doveva esserci un altro modo per fare la plastica. Un modo che non inquinasse il pianeta per migliaia di anni». La bio-plastica di Bio-on non è la classica plastica dei sacchetti della spesa, ma può diventare quella dura e malleabile di cui sono fatti tanti oggetti della nostra vita quotidiana.
«Il primo a crederci è stato il presidente di Floss – spiega Astorri - che ha voluto replicare una celebre lampada del design italiano firmata Philippe Starck, Miss Sissi».La Bio-on è una fabbrica di licenze non di impianti o prodotti: «Il nostro business - dice Astorri – è quello di dare le licenze e certificare gli impianti in tutto il mondo». Astorri ha siglato un accordo con la Magna International per produrre delle bio-plastiche nell'industria automobilistica. «Il nostro è un prodotto ecologico – conclude - completamente biodegradabile, in grado di fornire alternative alle plastiche convenzionali anche per l’industria automobilistica. La nostra invenzione può rivoluzionare questo settore come tanti altri».
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