Giovedì 18 Aprile 2024

Al Bologna saltano i nervi, l'Avellino vince 1-0

Serie B, 19esima giornata. Espulsi Matuzalem e Ceccarelli, agli irpini basta il gol di Pozzebon al 33' del secondo tempo (FOTO). Lopez: "Non abbiamo fatto una grande partita. Dobbiamo rialzarci subito" FAI LA TUA PAGELLA

L'incontro Bologna-Avellino (foto La Presse)

L'incontro Bologna-Avellino (foto La Presse)

Bologna, 19 dicembre 2014 - Precipizio Bologna. I rossoblù crollano sul campo stregato dell'Avellino e confermano di vivere il momento più delicato della stagione. Al Partenio la squadra di Lopez viene sconfitta 1-0 e allunga la tradizione-horror che vede il successo contro gli irpini mancare da ben 33 anni. Decide una rete di Pozzebon al 33' della ripresa: un gol che affonda il Bologna, fermo a 28 in classifica e ora superato anche dall'Avellino. Brutto spettacolo quello offerto dal secondo anticipo della 19esima giornata (nel primo è pari 1-1 tra Lanciano e Carpi): squadre lunghe e con le idee confuse; in campo è una fiera di lanci lunghi e contrasti. Classica empasse che si può spezzare soltanto con un episodio. E quello decisivo arriva per l'Avellino a una decina di minuti dalla fine: cross in area da una punizione, Oikonomou colpisce di testa addosso a Masina e la carambola favorisce Pozzebon, implacabile davanti a Coppola. Tre minuti prima il Bologna era rimasto in dieci per il doppio giallo a Matuzalem e tre minuti dopo si ritrova in nove per un intervento folle di Ceccarelli (gamba tesa sul volto di Soumarè). Lopez tenta il tutto per tutto lanciando Improta per Zuculini e schierando un inedito 3-2-3. Ma la disperazione tattica crea soltanto qualche pallone nell'area irpina: troppo poco per cambiare il destino di un match maledetto. Mercoledì, al Dall'Ara contro la Pro Vercelli, i rossoblù hanno un esame che non ammette errori. Ecco alcuni spunti offerti dalla partita:

Nervi tesi. Il Bologna ha palesato in campo quella tensione che Lopez aveva mostrato alla vigilia. L'allenatore s'era sfogato come mai prima, chiedendo rispetto per la squadra e tradendo una certa tensione, figlia anche degli ultimi risultati non felici. Al Partenio quella squadra che, Lopez dixit, stava mostrando un bel calcio si è incartata su se stessa, fallendo una partita che non doveva fallire. E più del risultato, preoccupa l'atteggiamento con cui è arrivato il ko: un nervosismo cosmico che ha tolto lucidità sotto rete e portato alle due espulsioni di Matuzalem e Ceccarelli.

L'attacco. Altro giro, altro zero cosmico: Daniele Cacia e Robert Acquafresca sembrano giocare con il piglio delle partite fra vecchie glorie. Peccato che ai due originariamente fosse richiesto di fare quei gol indispensabili per la resurrezione rossoblù. E, invece, quelli da rianimare (e in fretta) sono diventati proprio loro.

L'arbitro. Molte decisioni dell'arbitro Nasca di Bari lasciano perplessi. Nel primo tempo su una vistosa trattenuta di Cacia il fischietto pugliese lascia correre, ma l'impressione è che sia rigore a tutti gli effetti. Nella ripresa pare fiscale il secondo giallo a Matuzalem, episodio che apparecchia il traccolo rossoblù. Nulla da ridire, invece, sull'espulsione di Ceccarelli.