Guaraldi-Zanetti, primo contatto. Sotto la lente il piano Tacopina

Casse vuote e tempi sempre più stretti. E spunta anche un ‘piano B’

Joe Tacopina prima dell'incontro con sindaco e assessore Rizzo Nervo in municipio (foto Schicchi)

Joe Tacopina prima dell'incontro con sindaco e assessore Rizzo Nervo in municipio (foto Schicchi)

Bologna, 20 settembre 2014 - FATTI UN BREAK: oggi al Dall’Ara c’è Bologna-Crotone. Peccato che valga solo per il tifoso rossoblù: perché tutti gli altri protagonisti della complessa partita societaria non si fermeranno nemmeno nel week-end. Anche perché questo non è un week-end qualunque. Lunedì è di nuovo atteso in città Joe Tacopina: si spera col milione di cauzione custodito nella valigetta. Senza quel passo formale, il cui termine ultimo è fissato per mercoledì, non decollerà la trattativa con gli americani.

Ma sempre lunedì (probabilmente in serata) sbarcherà sotto le Due Torri anche Joey Saputo, il magnate canadese proprietario del Montreal Impacts che Tacopina conta di arruolare tra gli investitori. Se ci riesce, l’avvocato di New York fa bingo e il Bologna ha un futuro garantito per i prossimi dieci anni. Tra il dire e il fare ci sono però di mezzo gli atti concreti, ma soprattutto Albano Guaraldi, da un lato tutt’altro che convinto della solidità/solvibilità degli americani e dall’altro consapevole che il suo Bologna, senza immissione rapida di nuovi capitali, ha i mesi (qualcuno suggerisce addirittura i giorni) contati.  PER QUESTO ieri c’è stato un primo contatto tra il presidente rossoblù e Massimo Zanetti, il socio invisibile che nel dicembre 2010 mise 4 milioni nel club salvo poi dimettersi da presidente dopo appena un mese. «Se c’è bisogno io ci sono», non ha perso occasione di ripetere Mister Segafredo in questi quattro anni. E un urgente bisogno potrebbe esserci, teme Guaraldi, se Tacopina, anche una volta versato il milione di cauzione, dovesse impantanarsi nel rastrellamento dei restanti 17, da spalmare tra aumento di capitale e ‘buonuscita’ ai soci. Se ciò accadesse a quel punto le due mensilità di stipendi da pagare a metà ottobre potrebbero tramutarsi nella bara rossoblù.  PER SCONGIURARE questo scenario Guaraldi ha riattivato i contatti anche con l’imprenditore kazako, quello che già due settimane fa, prima che scoppiasse l’affare Tacopina, aveva bussato all’uscio di Casteldebole. Di certo un salvagente non può arrivare da Stefano Bruni, il rappresentante della G Diamonds che ieri era pronto ad esibire l’assegno da 5 milioni nello studio del notaio Ferretti. Ma poiché quei soldi servono per vedere i conti e i conti li stanno spulciando i professionisti di Tacopina (che lavoreranno anche oggi a Casteldebole) l’appuntamento è slittato a lunedì.

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