Brescia, scadenze e rebus-Saputo. Bologna, per Tacopina settimana decisiva

Prove di dialogo per ricucire il rapporto col magnate canadese. Ed entro sabato (gara con le Rondinelle) bisogna presentare la fideiussione a garanzia dei 6 milioni necessari per completare l'aumento di capitale

Tacopina e Saputo (Schicchi)

Tacopina e Saputo (Schicchi)

Bologna, 10 novembre 2014 - Nonostante il freddo e la pioggia, quella che si è aperta oggi per il Bologna è una settimana calda, per non dire bollente. Sul campo, perché la squadra di Lopez inizia la marcia di avvicinamento al match di sabato al Dall'Ara contro il Brescia: una gara fondamentale in un punto snodale della stagione, con i rossoblù chiamati a tenere il passo di Frosinone e compagnia.

Ma è una settimana cruciale soprattutto fuori dal rettangolo di gioco (e dentro gli uffici di Casteldebole). il presidente Joe Tacopina si trova di fronte alle prime scadenze improcrastinabili. E' fissato, infatti, a sabato il termine ultimo per presentare la fideiussione a garanzia dei 6 milioni necessari per completare l'aumento di capitale. Nell'immediato futuro ci sono poi le scadenze delle ritenute Irpef di luglio e agosto e gli stipendi di settembre e ottobre. In questo quadro di incombenze finanziarie si colloca la delicata questione del rapporto con Joey Saputo, il magnate canadese, socio forte della compagine americana. Anche sabato scorso, nel post-partita, Tacopina ha negato l'esistenza di problemi con il proprietario dei Montreal Impact, ma è ormai innegabile che non ci sia l'idillio dei giorni migliori. A far scoperchiare la pentola dei problemi è stata la questione del direttore sportivo, con l'avvocato newyorchese che ha sempre confermato l'operato di Filippo Fusco e il socio canadese che spingeva forte per l'ingaggio dell'ex ds della Fiorentina, Pantaleo Corvino. Tacopina ha di fatto continuato sulla sua strada e con la questione del direttore sportivo ha indirettamente affermato la sua leadership nelle scelte tecniche e strategiche, sollevando così i dubbi di Saputo che, infatti, non è ancora salito sul suo jet privato per venire a Bologna (era atteso martedì scorso). In tutto ciò, c'è la priorità Dall'Ara, il cui restyling occupa la parte più alta nella piramide dei progetti della nuova proprietà. Ieri l'architetto americano Dan Meis, accompagnato da Tacopina e dall'assessore allo Sport Luca Rizzo Nervo, ha effettuato un sopralluogo allo stadio. "E' difficile stabilire dei tempi ora - ha detto l'archistar dopo la visita -. Di certo serviranno almeno un paio di mesi per sviluppare una bozza di progetto". Due le priorità su cui si lavorerà: "Mantenere e valorizzare l'anima storica della struttura e riavvicinare il pubblico al campo, togliendo la pista d'atletica". Meis ha anche confermato che l'intenzione sarà di permettere al Bologna di continuare a giocare nel suo stadio durante i lavori.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro