‘La Bologna foodie della Bea’ in edicola da sabato 9 maggio col Carlino

La guida: in giro per la città alla scoperta dei luoghi del cibo con una ragazza bolognese

La copertina del libro di Benedetta Cucci

La copertina del libro di Benedetta Cucci

Bologna, 8 maggio 2015 -  La colazione con il miglior cappuccino e le briochine più deliziose, il pranzo nel bistrò vintage con le seggioline tutte spaiate, la merenda con le amiche vegane nel posticino carino pieno di dolcetti e tè bio. E poi: la cena perfetta per il circolo di amici gourmet che testano tortellini, lasagne e tagliatelle doc e quella per gli amanti nel ristorante boudoir dove ti sembra di essere tra Parigi e New York, semplicemente guardando fuori dalla vetrina. Ma anche: il cocktail al bancone carico di boccette e alambicchi per ammirare le acrobazie del mixologista di grido sorseggiando chiacchiere e confidenze, il pranzo della domenica in compagnia dei gufi reali nella bassa bolognese o il brunch pieno di piattini e mangiarini, secondo le cinque regole fondamentali della colazione-pranzo di derivazione anglosassone.

 Ecco alcune delle esperienze che vi propone La Bologna foodie della Bea, guida turistica di contemporanea ispirazione e innovativa concezione, che legge Bologna attraverso la lente visionaria e gustosa del cibo, prendendovi per mano e accompagnandovi alla scoperta dei migliori locali dove consumare il rito gastronomico che più amate. All’ombra delle Due Torri se ne calcolano almeno 13! Che diventano altrettante esperienze suggestive, declinate in oltre 100 indirizzi, frequentati con passione e devozione dall’autrice – una bolognese doc bicimunita - che vi suggerisce l’idea giusta e vi indica la via maestra verso la felicità palatale, mettendo nero su bianco un’agenda sentimentale e di qualità perché non dobbiate mai dire “Mi dispiace, non so dove andare a mangiare”.

 La guida, nata dalla penna di Benedetta Cucci, autrice del blog “local” apranzoconbea, diario digitale che da otto anni narra la storia di Bologna e la sua rivoluzione culinaria attraverso le sue gustose avventure tra ristoranti, bar, enoteche, sale da tè, take away, bistrò, trattorie e pasticcerie -tracciandone innovazioni, tendenze e tradizioni- propone la visita della città attraverso 13 esperienze-percorsi. Ecco, servite su un vassoio baciato dalla patina del tempo, le vostre giornate ideali e speciali di turisti tra gusto e atmosfere, scandite da colazione e cocktail, dalla scoperta dei mercati gastronomici, dalle migliori destinazioni per il brunch, dalle degustazioni intrise di memoria e dall’appuntamento sempreverde del calice di vino a fine giornata.

Scorribande deliziose e intriganti, arricchite dalla caccia avvincente al cosiddetto cibo di strada ormai per tutti “street food”, dalle cene vegetariane o vegane e da quelle esotiche e speziate che vi portano fino in Cina, in Giappone e poi in Medioriente. E se alla fine siete sempre di corsa, troverete un po’ di relax nei pranzi in campagna o in una sosta nella sala da tè che diventa un rifugio lontano dal caos. Nella guida sono inoltre appuntate tante intuizioni traducibili in indirizzi magici, per sussurare alla vostra fantasia che, finito il rito del cibo più complesso e strutturato, calata la maschera di gourmet professionisti, c’è ancora posto per una ricreazione spensierata e “bighellona” (parola sfrontatamente vintage, amata e rilanciata dall’autrice) fatta di picnic, tramonti memorabili, gelati all’ultima bacca, appuntamenti al buio appena scesi da un treno dandosi appuntamento tra le mura e weekend ristoratori al mare, perché la Romagna è davvero la periferia sognata dai bolognesi.

E la fuga mitizzata. Inoltre, piccoli e gustosi percorsi per 24 ore memorabili nella città del cibo, da assaporare come un finger food, che finisce in un attimo, ma lascia godimento eterno. Seguendo i consigli di Bea, personaggio poetico e romantico dietro al quale fa capolino l’autrice Benedetta Cucci, con un pizzico di personalità della sua cara e reale amica Bea che in tante avventure l’ha seguita (i famosi appuntamenti a tavola “apranzoconbea” narrati sull’omonimo blog) guarderete la città con occhi diversi, scoprirete realtà ancora inesplorate, organizzerete i vostri percorsi con ritrovato entusiasmo, prendendo ispirazione da un luogo del cibo che diventa stimolante punto di partenza per una visita a un museo, a una galleria d’arte, a un monumento imprescindibile, lasciando un po’ di tempo anche per lo shopping. Il libro è illustrato dagli arguti e delicati disegni (oltre 50 tavole) di Chizu Kobayashi, artista giapponese che ha saputo tradurre in un mondo ideale, la già tanto sognata e trasfigurata “Bologna foodie della Bea”. La guida, che in 160 pagine narra alla perfezione il “mood” contemporaneo di una città all’apice di un cambiamento significativo che passa più che mai dalla tavola, diventerà la vostra compagna inseparabile. Un po’ come Bea.

 

 

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