Destro: “Al Bologna per superare il mio record di 13 gol”

L’attaccante: “Mi sono trovato subito bene, mi sento pronto a fare il leader. Voglio tornare in Nazionale” FOTO La presentazione ufficiale VIDEO Le prime parole

La presentazione di Destro (foto Schicchi)

La presentazione di Destro (foto Schicchi)

Bologna, 25 agosto 2015 - “Del Bologna mi ha convinto tutto, sin dall’inizio. Appena è nata questa possibilità, avevo già le idee chiare”. A una settimana dal bagno di folla in stazione, Mattia Destro si concede alle prime domande ufficiali (FOTO) su questa nuova avventura rossoblù (per lui un contratto quinquennale). “E’ stata una settimana molto bella: non mi aspettavo di trovarmi così bene da subito”, sottolinea Destro nel tracciare un primo mini-bilancio. In mezzo a questa prima settimana di Bologna c’è stata pure la partita, persa, contro la Lazio, in cui l’attaccante ascolano ha fatto da spettatore in panchina per 80 minuti. “Il mister fa le scelte e noi giocatori le accettiamo sempre”, è il primo dribbling di Mattia. Dai dribbling (verbali) ai gol, quelli veri: e anche qui il 24enne ex Roma pare aver le idee molto nitide. “Non ho un obiettivo numerico, ma mi piacerebbe superare il mio record di 13 (stagione 2013/2014 con la Roma, ndr) e poter tornare in Nazionale”.

A Bologna non gli chiedono soltanto i gol, ma anche una leadership caratteriale. Anche qui, nessuna esitazione. “Mi sento pronto a fare il leader di questa squadra: sono uno che si è sempre preso le sue responsabilità e vengo da Roma, una città in cui la pressione mi ha fatto crescere molto”. E crescere deve anche questo Bologna, anche se l’amministratore delegato Claudio Fenucci, seduto al fianco di Destro, ci tiene a rivendicare che “questa squadra è già pronta come ha dimostrato all’Olimpico con un discreto secondo tempo contro una Lazio che fa i preliminari di Champions”. La sicurezza di Fenucci è condivisa anche da Destro, già abilissimo nel declinare il verbo di Casteldebole: “Questo gruppo è unito e va dalla parte giusta: sono sicuro che ci divertiremo”. Poi le foto di rito con la maglia numero 10 e via verso il campo, l’habitat naturale del nuovo predatore rossoblù.

 

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