Guerra di secessione nel Bologna fra Saputo e Tacopina

Incompatibilità di caratteri: rischio divorzio tra il proprietario e il presidente

Saputo e Tacopina insieme durante una partita del Bologna al Dall’Ara

Saputo e Tacopina insieme durante una partita del Bologna al Dall’Ara

Bologna, 5 luglio 2015 - Separati in casa. Joey Saputo e Joe Tacopina continuano ad avere nel Bologna il loro punto di riferimento, ma proprietario e presidente si filano poco o nulla: conducono, sotto lo stesso tetto, due vite parallele. Sarebbero linee, quelle tracciate dal magnate canadese e dall’avvocato statunitense, destinate a non incontrarsi mai. Ma la fantasia degli italiani può sovvertire anche le più ferree leggi della geometria. E infatti, grazie a Moro e a Berlinguer, sappiamo che le linee parallele, se di mezzo c’è il bene comune, possono anche convergere. Tant’è: Joe e Joey insieme non fanno più nulla, a parte il bene del Bfc, ovviamente. Se Tacopina salta sul bus che porta in trionfo i giocatori appena promossi, Saputo va a fare festa con i dipendenti del club. Se Tacopina continua a essere il migliore possibile fra gli ambasciatori rossoblù, la presentazione della campagna abbonamenti avviene senza di lui.

Se anche le loro linee convergono, non si intersecano da tempo, da quel giorno di inizio ottobre, quando Saputo diede certezza e vigore al progetto di Tacopina: alla conferenza stampa di presentazione, Joey lasciò la scena al presidente, consapevole com’era che la volontà e l’incredibile energia di Tacopina avevano spinto la montagna rossoblù ai piedi del suo Maometto. Tutto bello, tutto risolto? Quasi. Mancavano i soldi, quelli necessari (40 milioni, mica brustulli) a riaprire il ponte che i bombardamenti avevano distrutto, lasciando il calcio di serie A su una sponda del fiume e il Bologna sull’altra. In principio Joey pensava che finanziare una quota di minoranza del club (diciamo un 20-25%) gli sarebbe bastato per mettere piede nel calcio italiano e godersi spettacolo e relative follie. Qualcosa, però, si è inceppato. Joe era a pochi passi dalla vetta e quando si è voltato verso il basso ha avuto una brutta sorpresa: i suoi compagni di cordata erano tornati al campo base. E lì, se non ci fosse stato Saputo pronto a chiamare banco, il Bologna appena risorto si sarebbe sentito di nuovo poco bene in capo a tre giorni.

Joey non ne ha fatto un dramma. Ha accettato oneri e onori e ‘Taco’ ce l’ha messa tutta per mostrarsi prezioso navigatore del pilota che aveva appena iniziato il Rally della Rinascita. Non è bastato perché fra i due nascesse l’affiatamento necessario a farli diventare una coppia inscindibile. Qui euro o dollari che siano c’entrano fino a un certo punto, anche se adesso sono all’origine del confronto (non sappiamo se diretto o per interposta persona) che è iniziato fra i due dopo la promozione in serie A e che potrebbe portare novità nell’organigramma del Bologna assai prima del 2017, naturale scadenza del contratto (da presidente) che Tacopina ha sottoscritto. Potrebbero iniziare le pratiche di divorzio, se Joe non accettasse un ruolo diverso da quello di presidente e ai saluti si potrebbe arrivare addirittura entro la fine dell’estate o dell’anno solare.

Grandi manovre che stanno sotto un’unica grande insegna: incompatibilità di caratteri. Joey è un uomo riservato, poco propenso a prendersi la scena. E, dopo essere diventato azionista di maggioranza del Bologna, ha chiesto che tutti i dirigenti si adeguassero al suo stile: pochi messaggi, ma sempre chiari, sempre supportati dai fatti. Saputo non vende illusioni: quel che promette fa. Tacopina ha pensato che la propria esuberanza, la propria vitalità e la propria capacità di catalizzare attenzione ed entusiasmo intorno al Bologna fossero un valore aggiunto, in un contesto di assoluta sobrietà. Ma Joey, probabilmente, ha visto in Joe una scheggia impazzita. In poche parole: sul piano del carattere sono l’uno il contrario dell’altro. Visti da fuori, sembrano complementari, ma tanto vale arrendersi: la loro differenza ha generato distanza. Ce n’è tanta, adesso, che è più semplice ipotizzare la rivisitazione dei loro accordi che un altro anno da rette parallele.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro