Primarie Pd, Bonaccini ancora ricoverato: "La mia giunta avrà il 50 per cento di donne"

Corsa alla presidenza della Regione: l’attuale segretario regionale del partito pensa alla squadra, ma un malore lo ferma Spese pazze: Bonaccini esce dalla Procura VIDEO/FOTO

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Bologna, 15 settembre 2014 - Prima la tappa alla Festa dell’Unità dove ha annunciato il suo programma. Poi la visita all’ospedale Maggiore dove, nel reparto di rianimazione, si trova il vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi, coinvolto in un gravissimo incidente. Quindi la partenza alla volta di Reggio Emilia dove, in serata, avrebbe dovuto partecipare a un dibattito con lo sfidante alle primarie Roberto Balzani. Ma un’improvvisa fitta al torace, attorno alle 18,30, proprio mentre era in viaggio per Reggio Emilia, ha costretto al ricovero in ospedale a Modena Stefano Bonaccini che sarà tenuto in osservazione per 24 ore. Il candidato Pd è stato sottoposto a elettrocardiogramma che, secondo quanto si apprende dallo staff del candidato, avrebbe escluso problemi cardiaci. Il malore, quindi, secondo i sanitari, sarebbe dovuto agli effetti dell’affaticamento e dello stress degli ultimi giorni, durante i quali Bonaccini avrebbe dormito pochissimo. 

 

Chi si aspettava ieri da Stefano Bonaccini qualche annuncio sulla sua squadra di governo è rimasto deluso. L’attuale segretario regionale del Pd autosospeso in vista della corsa alle primarie si è limitato a qualche indizio e a una sola certezza: «La mia giunta sarà composta almeno al 50%, se non di più, da donne. Nelle donne ho creduto e investito da sempre». La rappresentanza di genere era già una caratteristica dell’ultimo esecutivo Errani e sarebbe stato impensabile per Bonaccini un passo indietro, dopo che la legge elettorale votata in tutta fretta a luglio prevede la doppia preferenza uomo-donna per i nomi dell’Assemblea Legislativa. Per il resto, la corsa è ancora aperta e la mappa degli uomini del presidente tutta da scrivere. 

Dai corridoi di partito il nome più forte è quello del segretario bolognese Raffaele Donini. Per lui sarebbe pronto l’assessorato alla sanità, anche se negli ultimi giorni sono in crescita le quotazioni dell’ultima capogruppo Pd Anna Pariani e di Giuliano Barigazzi, ex assessore provinciale. In pole position anche Patrizio Bianchi e Palma Costi, ovvero i due sfidanti alle primarie che hanno scelto di ritirarsi per appoggiare il segretario regionale. Entrambi sono stati coinvolti da Bonaccini nella scrittura del programma e rappresentano aree forti dell’elettorato dem: Bianchi, assessore uscente alla scuola, è appoggiato dalla galassia prodiana (ieri alla Festa dell’Unità c’era anche la deputata Sandra Zampa, portavoce del prof), mentre la Costi, ultima presidente dell’Assemblea Legislativa, va fortissimo nella bassa modenese.

Possibili riconferme anche per Maurizio Melucci e il vendoliano Massimo Mezzetti, ultimi assessori al turismo e alla cultura. In corsa anche la vice di Errani Simonetta Saliera che intanto punta all’elezione in consiglio regionale, forte anche del premio che l’Onu ha conferito al piano antimafia curato dal suo ufficio. Se Bonaccini volesse scegliere un fedelissimo, ipotesi concrete sono il ferrarese Paolo Calvano, favorito numero uno per la segreteria regionale, o in alternativa il ravennate Michele De Pascale, che sta curando in questi giorni la campagna elettorale sui territori. Gira anche il nome del parmense Gabriele Ferrari, mentre il reggiano Beppe Pagani, fedelissimo di Matteo Richetti, potrebbe rientrare in un’eventuale intesa tra Bonaccini e il deputato che si è ritirato.

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