Serie B, il Bologna va sul due a zero ma si fa raggiungere dal Catania

Diciasettesima giornata, trasferta ricca di emozioni al Massimino: finisce 2-2 con i gol di Zuculini e Acquafresca (GUARDA LE FOTO) (Fai le tue pagelle)

Diego Lopez

Diego Lopez

Bologna, 6 dicembre 2014 - Di clamoroso al Cibali oggi c'è soltanto il rammarico. Il Bologna pareggia contro il Catania una partita che stava vincendo 2-0 al 15' del secondo tempo. Un pareggio con giallo, quello per il generoso rigore del 2-2 che l'arbitro Pairetto (che già in Livorno-Bologna aveva sollevato tanti dubbi) fischia per una presunta trattenuta di Maietta su Calaiò, che dal dischetto non sbaglia, dando un sapore diverso ai gol di Zuculini (4' pt) e di Acquafresca (10' st). Di Çiani l'altro gol dei siciliani. Resta, comunque, la soddisfazione per una gara giocata con grande personalità dai rossoblù, autori di un gran bel primo tempo, nonostante le tre assenze pesanti di Cacia, Oikonomou e Ceccarelli. Mancherà, invece, Matuzalem contro il Frosinone: diffidato, è stato ammonito e sarà squalificato.

Hanno cercato di non tradire troppo la loro delusione Joey Saputo e Joe Tacopina, che, arrivati questa mattina in Italia, hanno visto la gara in un ristorante di Bologna. "Un pareggio fuori casa è sempre bello, anche se quando sei avanti di due gol, dispiace - ha commentato il chairman Saputo all'uscita -. Il rigore del Catania? Non è giusto commentare l'operato dell'arbitro". Il presidente Tacopina l'ha presa con il consueto ottimismo: "Un punto in Sicilia è buono, anche perché manteniamo la stessa posizione in classifica". Ma il terzo posto a 27 punti è in stand-by, perché lunedì il Livorno, impegnato a Modena, ha l'occasione di superare il Bologna che, intanto, vede il Carpi, vittorioso a Bari, ora lontanto sei punti. Ecco alcuni spunti offerti dal match. I cambi di Lopez. Mister, ci risiamo. Per l'ennesima volta in questa stagione, l'allenatore del Bologna lascia molto a desiderare sulle scelte. Iniziando da quella di Paez come sostituto dello squalificato Oikonomou: lo spagnolo, rispolverato titolare dopo diversi mesi, ha la colpa di farsi anticipare da Çiani sul gol che rianima il Catania. Resta difficile capire perché Lopez non abbia puntato su Ferrari, provato tutta la settimana al fianco di Maietta. Ancora più incomprensibili sono i cambi a gara in corso. Su tutti il primo, al 23' della ripresa, quando, con il Catania al massimo della spinta, Lopez toglie Improta per Bentancourt: cambio inspiegabile, perché in quel momento la squadra era troppo schiacciata e inserire un attaccante giovane, con appena 38 minuti sulle gambe in questa stagione, non poteva essere la soluzione. Poi, un minuto prima del pari del Catania, il mister mette Casarini e toglie Zuculini. Se, come col Bari, è stato il giocatore a chiedere il cambio (per problemi 'cronici' al ginocchio), niente da dire. Altrimenti, è un'altra scelta che grida vendetta. Conferme e smentite. Come una tradizione, il man of the match è Franco Zuculini. L'argentino segna al 4' del primo tempo con un destro bellissimo a incrociare, su un bel passaggio di Laribi. Poi 'Zucu' mette il suo sigillo anche sul raddoppio, servendo un grande pallone ad Acquafresca. Molto bene anche Laribi (per lui anche un palo nel primo tempo) e Coppola, bravissimo a tenere su la baracca negli assedi catanesi che, alla fine, potevano anche trovare il terzo gol. La pagella di Acquafresca, autore del 2-0, paga il contropiede sciupato sul 2-1, quando non serve un Bentancourt completamente solo. Negative le prove di Paez e di Improta, apparso troppo timido nelle diverse buone occasioni che ha avuto.