Un branco di lupi fa strage di capre a Gadelle di Porretta

Uccisi e in parte divorati 22 animali

La macabra scoperta è stata fatta a Ome, in Franciacorta

La macabra scoperta è stata fatta a Ome, in Franciacorta

Porretta Terme (Bologna), 4 settembre 2014 - Un branco di lupi l’altra notte ha sbranato 22 capre in una azienda agricola di Gadelle, fra Capugnano e Castelluccio di Porretta. Il gregge era di proprietà dell’agricoltore Gilberto Biagi, 65 anni, la cui abitazione dista circa 200 metri dal recinto dove c’è l’ovile. "Non mi sono preoccupato dell’abbaiare dei cani, lo fanno tutte le notti e se ci facessi caso non dormirei un minuto", afferma Biagi che all’alba di ieri si è trovato di fronte ad una strage senza precedenti per la stessa località e per altre dell’Alta Valle del Reno.

"Di lupi ne ho visti circolare parecchi negli ultimi tempi - ricorda Biagi -, mai però era accaduto un episodio come quello delle ultime ore. Nel 2010 venne sgozzata una prima capra e nel 2011 una seconda ed evidentemente in entrambe le situazioni ad agire fu un lupo solitario, ma ora ci vuol poco a capire come nell’ultimo caso abbia compiuto l’assalto un branco piuttosto numeroso".

L’agricoltore allarga sconsolato le braccia e manifesta la propria preoccupazione: "Dopo le prime due uccisioni ho montato nel recinto una rete metallica elettrosaldata alta più di un metro e mezzo, mica posso costruire il muro di Berlino... Temo che i lupi facciano ritorno per ultimare il raidche mi ha creato un danno di sicuro non inferiore a 6mila euro. Ho provveduto ad avvisare la Polizia provinciale e il servizio veterinario dell’Ausl per gli accertamenti di rito sull’area recintata, che è di quasi 1.500 metri quadrati".

La vicenda di Gilberto Biagi verrà presa in esame al più presto dalla giunta dell’Unione Alto Reno, comprendente i Comuni di Porretta, Granaglione, Lizzano e Camugnano. Il suo presidente e sindaco granaglionese, Giuseppe Nanni, commenta: "Non vogliamo certo fare dell’allarmismo, siamo però di fronte a un problema che sta crescendo di dimensioni. Intendiamo farlo presente alla Provincia al fine di trovare una risoluzione poiché di lupi, in branchi o solitari, se ne stanno vedendo nell’Alto Reno e compiono svariati assalti agli ovili. Non vorremmo che si dimostrassero pericolosi e che si perpetuasse l’atteggiamento di salvaguardare maggiormente gli animali rispetto agli esseri umani".

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