Dal rossoblù alla fascia tricolore: Nervo può essere il candidato del centrodestra

L’ex centrocampista del Bologna è già stato primo cittadino in un comune vicentino. Potrebbe correre nelle amministrative 2016

Carlo Nervo al Dall’Ara (foto Schicchi)

Carlo Nervo al Dall’Ara (foto Schicchi)

Bologna, 4 agosto 2015 – È già passato dalla fascia rossoblù a quella tricolore da sindaco. E ora Carlo Nervo, indimenticato attaccante del Bologna calcio, ci starebbe rifacendo un pensierino: c’è il suo nome tra le indiscrezioni che si rincorrono da alcuni giorni come possibile front runner alla testa di una coalizione di centrodestra in vista delle amministrative del 2016.

Un nome che peraltro potrebbe piacere anche alla Lega Nord: perché proprio per il Carroccio Nervo, appese le scarpette al chiodo, è stato sindaco di Solagna, Comune in provincia di Vicenza. Da Solagna a Bologna. A Nervo l’esperienza amministrativa dunque non manca, il feeling con Bologna neppure: nel 1994 fu acquistato dal Bologna con cui ha giocato ininterrottamente per 11 stagioni (fino al 2004-05). Su e giù per la fascia con il vizio del gol, fino a conquistarsi una convocazione in Nazionale. Indimenticato per i tifosi: è il terzo giocatore con più presenze con la maglia rossoblù.

Nella stagione 2005-2006 ha militato nel Catanzaro ed è in quell’anno che ha scoperto la ‘vocazione’ leghista: «Divento padano nel 2005, quando dal Bologna mi trasferisco al Catanzaro. Bastano quattro mesi laggiù per capire molte cose...».

Nel 2009 viene eletto sindaco del Comune di cui è originario e dopo il primo mandato si fa da parte lanciando «con gioia» il suo vice Roberto Ferracin («Mi doveva ricambiare il favore visto che cinque anni fa era stato lui a propormi e a convincermi ad accettare l’impegno di candidarmi a sindaco»).

Nervo non cercò il bis a Solagna per «motivi di lavoro». Ora potrebbe provarci nella città che lo ha amato come calciatore: il suo nome è stato fatto nei colloqui tra maggiorenti del centrodestra locale che ovviamente minimizzano dicendo che è solo uno dei vari profili a cui si sta pensando. Un sì definitivo non l’avrebbe ancora dato, ma l’operazione si dà per avviata. Infatti, secondo altre indiscrezioni ci sarebbe già qualcosa di più: Nervo, ex sindaco leghista, ma gradito agli altri partiti di centrodestra, in campo sotto le Due torri magari supportato da una lista civica; insomma, lo ‘schema Guazzaloca’ dello storico 1999. Dieci anni dopo la ‘caduta del muro di Bologna’, è il 2009,

Nervo, come ricorda lui stesso, si candida a Solagna e «stravinco senza fare nemmeno campagna elettorale e divento sindaco. Ma il bello arriva dopo». Racconta infatti di aver ‘esonerato’ il suo vicesindaco, convocato i gruppi consiliari e proposto a «tutti di collaborare. Così ribalto la giunta creando un’alleanza ad ampio respiro che coinvolge destra e sinistra».

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