Casalecchio, insetti e prodotti scaduti, chiuso il forno del bio-pane

Ispezione dei Nas al parco Talon. Sequestrati alimenti, farine e conserve

Il forno non va nemmeno per problemi tecnici di aspirazione insufficiente

Il forno non va nemmeno per problemi tecnici di aspirazione insufficiente

Casalecchio (Bologna), 5 settembre 2015 - Farine dimenticate sui ripiani, prodotti scaduti, frigoriferi con alimenti avariati, mancanza di autorizzazioni sanitarie, insetti infestanti, condizioni igienico-sanitarie insufficienti dentro e fuori il laboratorio. E’ la situazione che hanno trovato i carabinieri del Nas (nucleo per la tutela della salute) di Bologna che pochi giorni fa hanno fatto un’ispezione al forno del bio-pane al Parco Talon di Casalecchio e all’adiacente Casa Santa Margherita, al termine del quale hanno proceduto al sequestro cautelativo sanitario col divieto di somministrazione, lavorazione e vendita di ogni prodotto alimentare.

Stando alla definizione che ne dà il Comune di Casalecchio nella recente guida al Parco della Chiusa, questa corte colonica, nella quale vivono anche alcuni animali (asini e cavalli) che non avrebbero neppure le carte in regola per stare lì, il complesso di «...Casa Santa Margherita costituisce il perno delle principali attività collegate all’Azienda agricola biodinamica che dal 2007, grazie ad un progetto promosso dall’Amministrazione comunale, integra la parte agricola del parco con campi, orto condiviso, animali da cortile, con quella a verde pubblico, nel rispetto della biodiversità locale e metodi di coltivazione che garantiscono la massima salubrità dei prodotti e la conservazione dell’ambiente naturale».

Attività che, però, nelle ultime settimane sarebbero state già sospese, come spiegava ieri mattina uno dei lavoratori della coop: «Si, sono venuti i carabinieri e hanno fatto un’ispezione. Hanno guardato dappertutto e ci hanno contestato alcune cose. Ma abbiamo spiegato che siamo in una fase di ristrutturazione, stiamo dando di bianco dappertutto e sistemando molte cose... E’ stata una situazione umiliante. Il forno non va perchè ha problemi tecnici di aspirazione insufficiente, fa fumo, e poi stiamo acquisendo le autorizzazioni sanitarie necessarie...» ha commentato sconsolato.

I carabinieri, al termine delle verifiche, hanno sequestrato alimenti, farine, semilavorati e prodotti come conserve e frutti che erano in ambienti non idonei al trattamento e alla conservazione di prodotti alimentari. Hanno poi riscontrato gravi carenze sotto il profilo igienico-sanitario sia nelle stanze dell’abitazione che in quelli del rustico ristrutturato grazie ad un contributo di quasi 300mila euro da parte della Regione Emilia Romagna e inaugurato nel novembre dello scorso anno alla presenza del sindaco Massimo Bosso, dell’assessore all’ambiente Beatrice Grasselli e al presidente della coop Biodiversi Silvano Cristiani.

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