Feat. Esserelà, tra prog, avanguardia e acid jazz

La band strumentale deve il suo nome a un manichino abbandonato in sala prove. Ma non è questa l’unica cifra del loro stile

I Feat. Esserelà sul palco

I Feat. Esserelà sul palco

Bologna, 4 settembre 2017 - Prima regola del successo immediato: effettuare soltanto brani strumentali. Seconda regola, prendere quell’essere là, coso, come si chiama, quel manichino abbandonato da anni in sala prove e di cui nessuno conosce la provenienza, poi portarlo sul palco e incoronarlo front-man carismatico della band. Terza regola, la più importante: darsi un nome impronunciabile, tipo con un punto in mezzo e una vocale accentata. Ad esempio feat. esserelà: band ge-nia-le. E non soltanto per la simpatia, che pure aiuta sempre, quanto soprattutto per lo stile, la bravura e la padronanza dello scibile musicale nelle mani dei tre strumentisti bolognesi, ormai da anni ospiti fissi sul palco (‘featuring’, appunto, in gergo musicale) di quell’essere là, il manichino.

Censimento musicale, il regolamento. Ecco come partecipare

Visionarie le premesse, perfetta la resa sonora. Basti ascoltare ‘Tuorl’, il disco che i Feat. Esserelà (Francesco Ciampolini alle tastiere, Renato Minguzzi alla chitarra e Lorenzo Muggia alla batteria) hanno realizzato nel 2015 per la Lizard. Un piccolo capolavoro di rock progressivo, che si accoppia brano dopo brano con l’acid jazz, il funk, la fusion e un mucchio di altra roba. Ogni canzone, magistralmente arrangiata e missata (dall’altra parte del vetro c’è Mustafa Čengić, in arte Muce, sound enginer tra i migliori sul campo, e già chitarrista degli jugoslavi No Smoking, ma questa è un’altra storia), è una summa di sonorità, cambi di tempo e stile e circonvoluzioni armoniche.

Basti ascoltare perle come “Anche cotoletta” o “Stichituffelpa rampa esserelà tum perugià” per farsene un’idea. Altri titoli? “Don’t leave your dinosauri at home”, “Un duettrè qqua” o “Il nostro batterista ha un buco nella gamba”. Tutti brani strumentali, tutti imperdibili, se si è veri appassionati di esplorazioni musicali in senso lato. E a questo proposito un live è in arrivo: i Feat. Esserelà suoneranno il 10 settembre a Suona Bologna, la rassegna musicale abbinata alla Run Tune Up. La loro postazione, a partire dalle 9 e fino al termine della gara, sarà in via Indipendenza, di fronte al ristorante Diana, prima del gran finale insieme con tutti gli altri in piazza Re Enzo, dalle 15,30 alle 18,30, di fianco allo stand Ageop a cui gli organizzatori di Suona Bolognam, la Beat-Bit Music School, ha legato la rassegna. Sarà un finale in grande stile, come quello che - in Tuorl - si può gustare al termine del brano ‘No’. Pochi secondi che da soli valgono tutto il disco, consegnando intatta a chi ascolta tutta la cifra dei Feat. Esserelà.

LA SCHEDA

Chi sono: Feat. Esserelà

All'anagrafe: Francesco Ciampolini alle tastiere, Renato Minguzzi alla chitarra e Lorenzo Muggia alla batteria

Il disco: 'Tuorl' (2015, Lizard), nei negozi di dischi e su Bandcamp