Gabriella Monte e le strade che dal conservatorio portano al trip-hop

Censimento musicale. Interprete, pianista, compositrice, corista, insegnante e molto altro ancora

Gabriella Monte

Gabriella Monte

Bologna, 11 marzo 2017 - Un rullante aperto e vibrante su un tappeto di tastiere apre “Fading” di Gabriella Monte, interprete, pianista, compositrice, corista, insegnante e molto altro ancora. Foggiana d'origine, approdata al conservatorio di Bologna nel 2008 per perfezionare i suoi studi, l'artista ama la composizione classica ma non disdegna l'elettronica. Ossimori fino a un certo punto, perché in fondo la personalità è la stessa, e a cambiare è semmai il vestito. Tanto se che il processo, come racconta Gabriella, è circolare: “I miei brani nascono in acustico, al piano – spiega -, e poi una volta finito mi diverte arrangiarli utilizzando i suoi elettrici e sintetici”.

Subentrano allora i suoni da dance anni Ottanta, le tastiere con l'eco, lo stille alla Eurythmics, Annie Lennox e tutto il resto. Così li incide Gabriella Monte fin dal 2009, quando ha incontrato l'etichetta bolognese Miraloop, con la quale collabora tuttora. Poi, però, succede che dal vivo la musicista classica prende il sopravvento, e quelle stesse canzoni tornano alle corde, magari in trio, con l'autrice alla voce e al pianoforte, un contrabbassista e un percussionista. L'atmosfera a quel punto si fa subito d'altri tempi. Molto più in giù degli anni Ottanta: si parla di Settanta, di Sessanta, di Cinquanta, di blues e film in bianco e nero, come 'Love Affair', “Un grande amore”, 1939.

Sono quelle del film con Irenne Dunne e Charles Boyer le immagini scelte per raccontare le sonorità di “Fading”: hammond, chorus, quel rullante di cui sopra e al centro la voce di Gabriella Monte, chiara, pulita, modulata sapientemente. Ma è meglio non lasciarsi ingannare: è uno stile il suo che sa anche essere rock, come in “Sharing People”, un lavoro del 2009. Anche qui i caratteri distintivi – tastiere e atmosfere attutite – non mancano. Ma sono sorretti questa volta da un pieno contorno in quattro quarti: una chitarra distorta, tra pennate aperte e bicordi, una linea di basso dura e pulsante e una batteria sorda e lontana, come voleva la prassi.

VUOI PARTECIPARE AL CENSIMENTO MUSICALE? ECCO IL REGOLAMENTO

I pezzi forti della casa a questo punto dovrebbero esserci tutti, a prescindere dal genere, che in “Steal”, per dire, abbraccia a tutto campo la dance. Gli anni sono sempre gli Ottanta, con tanto di eco, applauso e basso sintetizzato. Uno stile reso più attuale in “Mind the gap”, anello finale di un elettrico filo conduttore che sa spingersi fino al trip-hop e che vedrà la luce nella prossima primavera con un album d'esordio targato Miraloop. Ecco però che, appena delineato Jeckil, torna Mister Hyde. Perché dal vivo tutto si trasforma nuovamente. Entrano in scena le Jam session jazz o blues, al Bravo o alla Cantina Bentivoglio.

“Se fanno ancora – assicura Gabriella -, e continuano ad essere il motore della musica che scorre nelle vene di Bologna, perché ogni sera i musicisti si incontrano, si contaminano, avviano collaborazioni”. Ed entra in scena la Overtunes Band, specializzata in un repertorio di revival anni '70 e '80. Gabriella Monte è alla voce. Potremo sentirli mercoledì 15 al Sinatra Caffè di via Guizzardi 13, a Budrio. In attesa d'altro è un ripiego per nulla banale.

LA SCHEDA

Nome: Gabriella Monte

Genere: dal clavicembalo alla dance

Dove la incrociamo: Bravo Caffè, Cantina Bentivoglio, Cortile Caffè

Come ascoltarla: http://itunes.apple.com/mt/artist/gabriella-monte/

Il prossimo concerto: mercoledì 15 marzo 2017 al Sinatra di Budrio