Londra è a Bologna, parola dei Mind Z Gap

Censimento musicale, la band dalle due vite

Mind Z Gap

Mind Z Gap

Bologna, 7 maggio 2017 - Punk-rock anni '90, testi in inglese e grinta da vendere. I Mind Z Gap hanno almeno due vite. La prima è quella in qui nascono nelle cantine bolognesi, correva l'anno 1991. “Passarono tre anni, fecondi di composizioni e live, poi ognuno prese la propria strada”, così scrivono loro stessi. Di quegli anni non rimane molta traccia. Molto più testimoniata è la seconda vita, più matura, rifiorita nel 2007 ad opera di Luigi Mezzedimi – voce – e Max Scalorbi, chitarrista e vecchia conoscenza del Censimento, poiché già incontrato con i Rito Pagano. Ai due si uniscono Giampiero Paderni al basso, Pietro Mulè alla batteria ed ecco che il gioco è fatto.

Partono alcuni live e nasce un disco, molto ben arrangiato in studio: 'Otherside' (2014, Pmi studio). Il primo album, e al momento unico, introdotto dal rock teso e asciutto di Joy&Happiness, preludio alla title track, Other Side, che invece è in italiano: una ballata 'parlata', filosofica, forse d'altri tempi. Ben più ispirata è 'Stupid man' la canzone scelta come singolo e accompagnata da un videoclip autoprodotto. La scena qui è più pop: così carica di arpeggi e cori, ammicca con stile a certe sonorità che hanno fatto la fortuna – a volte pure mainstream - di molti gruppi Made in Bo.

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Più classici i pezzi che seguono. Molto ispirati soprattutto quelli in inglese, sorretti da testi asciutti, batteria in quattro quarti, un basso ben in mostra e le chitarre a sorreggere l'intero impianto. Ne è la prova 'No pity no mercy', brano ottovolante che sa giocare con gli alti e i bassi in un incrocio di stili e sonorità ben differenti. Molti gli echi richiamati, dagli U2 ai Clash e i Faith No More, fino quasi a certi Csi. Punti di contatto con un repertorio che resta di contorno, debiti sonori ma ben pagati, poiché mitigati in un punk-rock che sa dare originalità e spessore allo stile originale dei Mind Z Gap. Così come lo sono i cori e certe gentilezze vocali, così inattese in certi climi così veloci e metallici.

Giochi di stile come lo è 'Colpisci', che racconta le proteste universitarie. Simpatico gioco in evoluzione musicale è 'Carezze', che parte in italiano e finisce con l'omaggio a 'London Calling' di Strummer e soci. Così d'altronde prosegue il disco, e presumibilmente il live, come dimostrano alcune tracce video facilmente reperibili in rete. Così corre tutto il disco: un viaggio piacevole in territori risaputi e non frequentati forse più da troppo tempo. Tornare indietro, riassaporare certi suoni, rivederne i colori non sarà originale, ma il più delle volte giova all'anima: Se Mind Z Gap è un gioco, perlomeno è divertente.

LA SCHEDA

Nome: Mind Z Gap

All'anagrafe: Max Scalorbi, Luigi Mezzedimi, Giampiero Paderni e Pietro Mulè

Lingua: inglese e italiano

Genere: rock-punk

Disco: “Otherside”, ascoltabile su Spotify