Cessione Bologna: Tacopina in pole, Bagni non molla

L'avvocato americano che fa parte del cda della Roma potrebbe chiudere l'affare con Guaraldi. Ma Salvatore ha guidato verso le Due Torri un imprenditore svizzero con ottime credenziali

Joe Tacopina (FotoSchicchi)

Joe Tacopina (FotoSchicchi)

Bologna, 2 settembre 2014 - Si avvicina la fine dell'era Guaraldi alla presidenza del Bologna. I pretendenti alla società sono diventati tre. Joe Tacopina, l'ultimo della serie, è balzato subito in vantaggio sulla concorrenza. Nei prossimi giorni l'avvocato americano che fa parte del cda della Roma potrebbe lasciare la capitale per chiudere l'affare con Guaraldi. Con sé porterebbe, sempre da Roma, Cladio Fenucci che ora fa parte dello staff dirigenziale giallorosso.

Ma la concorrenza, di fronte agli uomini che hanno deciso di esportare il modello che ha avuto successo nella Capitale, non si è arresa. Salvatore Bagni è il primo degli "inseguitori": sa di aver guidato verso Bologna un imprenditore svizzero che vanta ottime credenziali e che, sostiene Salvatore, corrisponde all'identikit del presidente perfetto per il Bologna. Lo svizzero che lascerebbe il 20% delle azioni rossoblù a un collega italiano che opera in Emilia Romagna, ha mandato all'avvocato Grassani (advisor in questa fase di trattative) una mail con la quale garantisce di poter rispettare le regole dettate dalla casa rossoblù per avere accesso ai conti e aspetta una risposta in tempi brevi. Dovrebbe essere una questione di giorni: Bagni e i suoi uomini si aspettano un appuntamento entro venerdì prossimo.

Meno possibilità di successo hanno i tentativi degli uomini della G Diamonds, che ieri sono stati dal notaio Ferretti per presentare le garanzie economiche richieste da Guaraldi. Avevano titolii per un valore di circa dodici milioni, ma la società rossoblù gli ha chiesto di convertirli per una cifra equivalente a cinque milioni, da lasciare come garanzia e quindi la storia con i rappresentanti dell'azienda viennese che commercia in preziosi è destinata a vivere almeno un altro capitolo. Ma G Diamonds non piace a Guaraldi e ai suoi soci e le possibilità che la trattativa avanzi fino all'aumento di capitale e al passaggio delle consegne sono ridotte all'osso.

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