Svanito nel nulla: "Non ho più la benzina per andare avanti"

Il bolognese Gabriele Diolallevi, 47 anni, sembra scomparso in Versilia, ha lasciato lo zaino con un diario

Una macchina dei carabinieri

Una macchina dei carabinieri

Bologna, 29 agosto 2014 - Uno zaino abbandonato sotto una tenda in uno stabilimento balneare a Marina di Pietrasanta, una vita complicata e un diario da cui traspare un profondo disagio. Partono da questi pochi elementi le ricerche di Gabriele Diolallevi, 47 anni, residente a Bologna, sparito nel nulla in Versilia da mercoledì scorso.

L’uomo, originario del Teramano, dove vive un fratello, ha due figlie e un matrimonio fallito alle spalle. Le indagini sulla sua sparizione sono condotte dal commissariato di Forte dei Marmi anche se, fino a ieri, nessuno aveva formalmente denunciato la sua scomparsa. Potrebbe trattarsi di un allontanamento volontario o qualcosa di diverso. La polizia ha diffuso la fotografia del 47enne, invitando chiunque avesse notizie utili sul caso a rivolgersi al 113.

Le ricerche infruttuose, condotte anche in mare con l’ausilio della Capitaneria di Porto e dei vigili del fuoco, sono scattate mercoledì pomeriggio, dopo che la titolare di uno stabilimento balneare ha ritrovato i suoi effetti personali.  «Avevamo visto lo zaino sotto una tenda verso le 9.30 di mattina — spiega Tania Ricci, concessionaria del bagno Magico Mare, in viale Roma a Marina di Pietrasanta —. Il bagnino non si è preoccupato perché la tenda è di un gruppo che di solito viene presto in spiaggia la mattina per andare a camminare. Il padrone invece è arrivato alle 14.30 e ci ha chiesto di togliere la borsa perché non era loro. Allora l’ho aperta, ho visto l’orologio, i documenti, tutti gli effetti personali e un diario. A quel punto ho chiamato la polizia». Il diario si conclude proprio il 27 agosto, ovvero il giorno della sparizione, e contiene frasi ambigue che potrebbero anche far pensare alla volontà di commettere un gesto estremo. «Non ho più la benzina per andare avanti», scrive tra le altre cose Diolallevi, facendo riferimento a una vita disastrosa, a una grande stanchezza e all’amore per le sue figlie.

Dagli accertamenti  è emerso che negli ultimi giorni il 47enne frequentava la Misericordia di Marina di Pietrasanta, dove dava una mano, e nell’estate del 2013 faceva volontariato nella sede di Viareggio: non risulta però avere un domicilio in Versilia. La polizia si è messa in contatto con il fratello dello scomparso ed è emerso che anche l’anno scorso di lui si erano perse le tracce per diverse settimane. I suoi effetti personali erano stati ritrovati a Tarvisio, ma Diolallevi era poi ricomparso a Rimini. Per questa ragione, l’ipotesi dell’allontanamento volontario resta al momento quella prevalente.

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