Bologna, 1 luglio 2016 - Prodotti alimentari scaduti nel frigo di un bar di via Niccolò Tommaseo. Li ha pagati cari il titolare, nei confronti del quale sono state elevate sei sanzioni amministrative.
Non è stata l’unica ‘vittima’ dei controlli eseguiti ieri mattina dai militari di Bologna Bertalia e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, con la collaborazione della Direzione territoriale del Lavoro.
L’attività, che ha visto l’impiego di una ventina di operanti, civili e militari, ha portato all’identificazione di 53 persone e all’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di 30.000 euro.
Per due esercizi è scattata pure la sospensione dell’attività per l’utilizzo di lavoratori in nero oltre la soglia del 20%. Si tratta di una pasticceria di via Zanardi e di un bar di via Battindarno in cui lavorava un cuoco algerino 64enne gravato da un ‘divieto di dimora’ nel comune di Bologna e da un provvedimento di espulsione dallo Stato italiano. Per quest’ultimo e la barista è scattata la denuncia.
Ma non finisce qui. In un centro massaggi situato in via Emilia Ponente, invece, due cinesi di 49 e 39 anni, sono stati denunciati per spendita e introduzione nello Stato, senza concerto, di monete false: sono stati trovati in possesso di due banconote, da 50 e 100 euro, palesemente non genuine.
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