Demolita la ciminiera del Battiferro, gigante al tappeto prima del gong finale

Erano state programmate due settimane di abbattimento controllato, ma sono bastati pochi secondi per farla crollare FOTO Il crollo

Bologna, la demolizione della ciminiera del Battiferro

Bologna, la demolizione della ciminiera del Battiferro

Bologna, 3 settembre 2015 - Uscita di scena con crollo per la ciminiera del Battiferro (foto). E’ bastato che la maxi gru demolitrice la sfiorasse per la seconda volta e l’ormai ex gigante di 45 metri, poco dopo le 11 di oggi, si è afflosciato, sgretolandosi oltre la metà. Un cedimento improvviso ma non del tutto imprevisto, dopo che i sopralluoghi di Comune e vigili del fuoco ne avevano accertato, tra aprile e maggio, la precarietà strutturale con conseguente rischio crollo.

E così le due settimane preventivate di abbattimento controllato - un metro e mezzo, massimo due al giorno, fino ad un’altezza di 7 dai tetti sottostanti -, si sono ridotte a pochi secondi. «E’ probabile che non ci fosse altro modo per contenere gli effetti di un’implosione – spiega Jacopo Ibello, presidente dell’associazione a tutela del patrimonio industriale ‘Save industrial heritage’. – ma ci lascia perplessi che le macerie siano cadute sugli edifici dell’ex centrale idroelettrica: si tratta pur sempre di un complesso vincolato».

Dal controllo aereo effettuato dopo il crollo, in effetti, è emerso che i detriti hanno danneggiato le coperture dei capannoni (che comunque erano da rifare). L’atto finale della demolizione è previsto per domani, con la rimozione degli ultimi due metri e il pareggio della ciminiera. Da lunedì sarà smontata la gru.

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