Cinema, arrivano 2,5 milioni l’anno per produrre film nella nostra regione

L’assesore Mezzetti: "Chi viene in Emilia Romagna dovrà utilizzare prevalentemente manodopera e maestranze del territorio"

(Foto Dire)

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Bologna, 25 luglio 2014 - "Una legge sofferta, che il settore aspettava ormai da molti anni". Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, presenta così la nuova legge sul cinema e l'audiovisivo approvata dall'Assemblea legislativa: uno strumento che punta alla creazione di un vero e proprio "distretto diffuso" del cinema, promuovendo nuovi strumenti per sviluppare opportunita' imprenditoriali, l'istituzione di un Film fund ed il potenziamento della Film commission regionale.

Legge approvata all'unanimità e con soli due astenuti a favore di un settore, ricorda l'assessore, che in regione conta 800 imprese e 3.800 addetti. Forza che la nuova legge intende "sviluppare ulteriormente in una logica di filiera", aggiunge Mezzetti. Con una clausola precisa: chi viene in Emilia-Romagna per produrre un film, ad esempio, "deve utilizzare prevalentemente manodopera e maestranze del territorio", continua l'assessore. Dal punto di vista economico, la legge potrà contare innanzitutto sui fondi (1,1 milioni di euro) che viale Aldo Moro metteva già da prima a budget per il settore: incanalando altre risorse europee, però, approssimativamente Mezzetti calcola che ogni anno la legge potrà essere finanziata con circa 2,5 milioni di euro per sei anni. Con l'auspicio che, al giro di boa, si possano registrare risultati tali da riuscire ad incrementare la posta".

Lo stop anticipato della legislatura, però, costerà un po’ di attesa. Tra le varie azioni contenute nella legge, per fare qualche esempio, c'è il sostegno a rassegne e festival in grado di accrescere e qualificare la conoscenza e la capacità critica da parte del pubblico, il supporto alle sale d'essai, la ricerca e la valorizzazione della documentazione cinematografica e audiovisiva. Soddisfatte le associazioni di categoria. "E’ stato compiuto un passo fondamentale - dichiara il presidente regionale di Agis e Anec, Andrea Malucelli - sulla strada del rilancio dell'industria cinematografica. L'auspicio è che il proficuo lavoro di collaborazione che è stato intrapreso tra i diversi assessorati della Regione serva a convogliare maggiori risorse anche sull'esercizio cinematografico che è l'anello fondamentale per lo sviluppo delle politiche di settore". Concorda il presidente regionale della Fice, Alberto Tagliafichi, "molto soddisfatto che la nuova legge riconosca il ruolo e il valore delle sale d'essai, veri presidi culturali con una tradizione estremamente rilevante e vitale in Emilia-Romagna".

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