Città Metropolitana, Merola silura la Conti

Urbanistica, mossa del sindaco all'insaputa anche del Pd: la delega passa a Minganti (Minerbio)

 Il sindaco di  San Lazzaro Isabella Conti

Il sindaco di San Lazzaro Isabella Conti

Bologna, 1 luglio 2016 - Non solo la giunta di Palazzo d’Accursio. Il sindaco Virginio Merola è pronto a sparigliare le carte anche in Città Metropolitana, dove, approfittando del rinnovo del Consiglio metropolitano da compiere entro il 21 agosto, intende rimodellare gli assetti di potere alla luce dell’esito delle elezioni (ossia, la sua riconferma a sindaco) e risolvere dei conti in sospeso con il passato recente. Per farlo ha intenzione di cambiare alcune deleghe finora assegnate ai suoi ‘assessori metropolitani’.

A partire da Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro e, finora, pure assessore all’Urbanistica di Palazzo Malvezzi. Lì messa da Merola, come a simboleggiare una nuova era, a inizio 2015, quando la Città Metropolitana mosse i suoi primi passi e, soprattutto, dopo che sui giornali era esploso il caso della ‘Colata di Idice’.

Altri tempi. E deve averlo pensato pure Merola, visto che ora è intenzionato a levare alla Conti la delega all’Urbanistica. Delega che sarà assegnata al primo cittadino di Minerbio, Lorenzo Minganti (da sempre molto vicino alle posizioni delle stessa Conti), che è già stato contattato a nome del sindaco e messo al corrente della questione. Un cambio che arriva repentino, inaspettato e che, sicuramente, si porterà dietro un mare di polemiche. Anche perché deciso da Merola in totale autonomia, tanto che nemmeno il segretario provinciale dei dem, Francesco Critelli, ne era fino a ieri sera al corrente. Tutto questo, insieme con il peso politico della scelta, si porterà dietro tanto dibattito e un inevitabile mare di polemiche.

Il ruolo della Conti, infatti, non è un ruolo qualsiasi. Per due motivi. Chi ha la delega all’Urbanistica possiede le chiavi che determinano e regolano lo sviluppo territoriale, a partire dall’edilizia, cioè quanto e dove si può costruire (e in questo caso parliamo di un territorio pari all’intera provincia di Bologna). In secondo luogo la Conti era al lavoro per la realizzazione del primo Piano urbanistico metropolitano, improntato a una forte riduzione del consumo di suolo, tanto da prefigurare la cancellazione di buona parte dei 70mila alloggi previsti dal vecchio piano urbanistico della defunta Provincia. Scelta che aveva trovato forti critiche da parte del mondo economico e che lo stesso Merola aveva accolto con non eccessivo entusiasmo. Ora la partita si riapre, per quanto vada sottolineato che Minganti è da sempre d’accordo con le idee della Conti.

C’è poi un altro aspetto. Così come per la selezione degli assessori della giunta, anche in Città Metropolitana Merola sta andando avanti in totale autonomia nelle decisioni sulla squadra di governo, soprattutto dal suo stesso partito, il Pd. Morale: a poco più di dieci giorni dal ballottaggio la temperatura politica si sta rapidamente surriscaldando. E quella appena iniziata ha già tutti i contorni di un’estate torrida.

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