Mercoledì 24 Aprile 2024

Colata di Idice, Camellini: "Era una battuta, ma è la verità: senza quel piano saltano i conti"

San Lazzaro, intervista al presunto autore delle minacce al primo cittadino

Il piano di riqualificazione di Idice prevede un investimento di circa 300 milioni di euro

Il piano di riqualificazione di Idice prevede un investimento di circa 300 milioni di euro

Bologna, 9 gennaio 2015 - «Io ho parlato di rischi per i conti, non per la Conti...». Il ragioniere commercialista Camellini cerca di sdrammatizzare con una battuta. Ieri il suo telefono è stato rovente per tutto il giorno. Bolognese, 68 anni, studio in via San Mamolo, Germano Camellini, presidente del collegio dei revisori dei conti di San Lazzaro, è l’uomo che avrebbe pronunciato l’ormai famosa frase minacciosa nei confronti del sindaco anti-cemento Isabella Conti.

Camellini, partiamo proprio da quella frase. Secondo una dipendente del Comune, lei avrebbe detto: ‘La Conti vuole finire sotto una macchina?’.

«Non ricordo di avere mai detto quelle parole. Non fanno parte del mio frasario».

Però la donna avrebbe capito proprio quello è l’ha riferito alla Conti, che ha denunciato tutto ai carabinieri.

«Io sono andato in Comune a novembre e mi ricordo che ho parlato con quella persona, che mi riferì l’intenzione del sindaco di bocciare il Poc (il piano che prevedeva la ‘colata’; ndr)».

Lei cosa rispose?

«Ho fatto presente, visto il mio ruolo, il possibile impatto di quella decisione sul bilancio del Comune. Sui possibili rischi derivanti da una causa milionaria da parte delle cooperative. Rischi per i conti del Comune, dunque, non certo per la persona del sindaco».

E la frase della macchina?

«Forse la dirigente ha equivocato una mia battuta. Ammesso che l’abbia detto, probabilmente mi riferivo a possibili guai per il Comune. Finire sotto una macchina in quel senso, nel senso di avere dei danni...».

È stato chiamato dai carabinieri?

«Per ora no. Se mi chiameranno ovviamente andrò a dire tutto ciò che so».

È favorevole allo stop alla ‘colata’?

«Non sta a me dirlo. Però credo che vadano analizzati attentamente tutti gli aspetti con lo studio legale. Io avevo anche pensato alla possibilità di accantonare un fondo di rischio in vista di un eventuale contenzioso milionario».

Lei è iscritto al Pd?

«Su questo mi permetta di non rispondere e mantenere la riservatezza».

Però lei ha stretti rapporti con la politica. Dicono sia vicino all’ex sindaco Marco Macciantelli...

«Non faccio politica, ma un altro lavoro. Però sono amico di Macciantelli e ho collaborato con la sua giunta».

Ha sentito la Conti?

«No. Anzi mi stanno chiamando tutti tranne lei. Mi aspettavo che mi chiamasse. Se si è sentita minacciata da me evidentemente si è rotto il rapporto di fiducia che dovrebbe esserci visti i nostri ruoli».

Quindi?

«Sto valutando di dimettermi. Deciderò a mente fredda».

È amareggiato?

«In vita mia non ero mai stato intervistato da nessuno. Dopo tanti anni di professione tutti mi chiamano per una cosa che, mi permetta, mi pare davvero di poca importanza».