Colata di Idice, sentito Macciantelli: "Solo un colloquio informale"

L’ex primo cittadino di San Lazzaro convocato dai carabinieri

L’ex sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli

L’ex sindaco di San Lazzaro, Marco Macciantelli

San Lazzaro (Bologna), 3 marzo 2015 - ‘Persona informata sui fatti’. E’ per questo che l’ex sindaco di San Lazzaro Marco Macciantelli, nelle scorse settimane, è stato sentito dai carabinieri di via Panzacchi a Bologna. Un colloquio «informale», tende a precisare l’ex primo cittadino, che rientra nell’ambito delle indagini avviate in seguito alle ‘indebite pressioni’ e ‘velate minacce’ denunciate lo scorso dicembre dal sindaco Isabella Conti, e che ruotano intorno allo stop dato al Piano operativo comunale di Idice.

Macciantelli sull’argomento si limita: «Mi è stato proposto un colloquio come persona informata dei fatti».

L’ex primo cittadino, infatti, dichiara di essere stato «sentito una volta», e di essersi recato in caserma «solo, e senza alcun legale perché è stata una conversazione informale».

Una sorta di chiacchierata durata «un paio d’ore», e sulla quale Macciantelli è convinto che «debba prevalere il massimo rispetto per il lavoro che è in corso».

Il riferimento è alle serrate indagini che orbitano sullo stop al maxi insediamento edilizio di Idice, la cui decadenza era stata avviata prima dalla Conti con una delibera di giunta, e ora dal consiglio comunale con 21 ‘si’ e ‘4’ non votanti.

Macciantelli però, confermando di essere stato sentito dagli inquirenti, si è poi smarcato da una serie di domande precisando: «Non mi sembra né il caso né il momento per rispondere o entrare nei dettagli, per ora preferisco non aggiungere altro sulla vicenda».

Al centro dell’attenzione l’oramai tramontato progetto tra via Palazzetti e via Fondè: 582 alloggi, una scuola e impianti sportivi che erano stati appaltati a una cordata di cooperative. Un maxi insediamento edilizio da 300 milioni di euro approvato nel Poc del 2011, quando Macciantelli era sindaco: ruolo ricoperto per ben due mandati.

Ad aver sfilato tra le stanze della caserma però, anche il suo predecessore Aldo Bacchiocchi, l’ex sindaco di Budrio Carlo Castelli e l’attuale primo cittadino Stefano Sermenghi. Un via vai tra cui, per un motivo o per un altro, negli ultimi due mesi hanno preso parte anche l’assessore dimissionario Andrea Monteguti, l’attuale esponente della giunta Giorgio Archetti e il consigliere Marco Piana, l’ex consigliere Handrik Hagerdoon che ha lasciato la poltrona il giorno stesso in cui è stato sentito dagli inquirenti e Mirco Montebugnoli, in consiglio con la precedente amministrazione. E ancora l’esponente del Pd Valentina Vaccarello e i consiglieri azzurri Samuele Barillà, Omer Maurizzi e Francesco Rossi per non essersi presentati alla votazione sulla decadenza del Poc. Ad essere stati convocati non sono solo vecchi e nuovi esponenti politici, ma anche tecnici e dirigenti del Comune.

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