La maestrina dalla pelle nera

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Cold Specks

Cold Specks

Bologna, 25 giugno 2015 - Abitini neri, camicette bianche un po’ retrò, collane, capelli raccolti, lo stile di Cold Specks è un po’ quello delle maestre delle elementari anni Cinquanta. Sobria, per non dire darkissima, la cantante e autrice di origine canadese che ama dichiarare come primo nome quello di Al Spx (anche se non è quello reale) e che come nome d’arte s’è scelta la parte di un verso dell’Ulisse di Joyce, sarà a Bolognetti Rocks il 23 luglio e sarà interessante ascoltare la sua musica che fonde folk e gothic gospel e diventa, secondo una sua personale definizione, «doom soul», qualcosa come soul condannato, patibolare. Per il suo inconfondibile stile si potrebbero invece scomodare due accessori fondamentali: rossetto rosso e un paio di occhiali che ti fulminano e ti proteggono dagli sguardi troppo curiosi. «Chanel Rouge Allure Velvet #38, dattelo e tutto andrà a posto», parola di Cold Specks, che torna in Italia con il suo ultimo album in studio, Neuroplasticity. Registrato in Canada e prodotto e mixato da Jim Anderson e Ben Hillier (Blur e Depeche Mode), l’album è stato anticipato dai singoli Absisto e Bodies At Bay.

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