Il signor Ryanair e i nostri giovani disoccupati

Massimo Gagliardi

Massimo Gagliardi

Bologna, 19 agosto 2014 - MI RIFERISCO allo spazio dato alla risposta (scarsa) all’annuncio Ryanair con grande spazio sulla civetta ed accuse di ‘bamboccionismo’. Non pensa che non si sia dato sufficiente risalto al fatto che occorreva pagare 3000 euro senza nessuna garanzia di assunzione? Trovo particolarmente irritanti specie le accuse di ‘bamboccionismo’. Marco Cavedagni

Risponde il vicedirettore del Resto del Carlino Massimo Gagliardi

CHE IL signor Ryanair (al secolo Michael O’Leary) non regali niente a nessuno è risaputo. Che, superata la selezione si debba sostenere un corso da tremila euro senza la certezza dell’assunzione, in molti l’hanno scoperto solo dopo, anzi dai giornali. Certo non fa piacere. Ma la domanda è: se suo figlio fosse disoccupato, se avesse già fatto altri colloqui inutilmente, se facesse da anni lavori precari senza speranze per un posto fisso come quello prospettato invece da Ryanair, Lei, a suo figlio, non darebbe tremila euro per garantirgli un futuro? Io sì. E se non li avessi me li farei prestare. Se poi abbiamo di meglio, per carità: al diavolo Michael O’Leary e la sua impresetta da quattro soldi.

massimo.gagliardi@ilcarlino.net

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