Bologna, 24 maggio 2015 - Una vetrina internazionale, un’occasione da non perdere per l’indotto e soprattutto cinquecento posti di lavoro da subito. L’opportunità è più che ghiotta, è un sogno che deve diventare realtà. Il Suv della Lamborghini deve vedere la luce a Sant’Agata. Tutti gli elementi si stanno allineando e il ‘miracolo’ della Philip Morris può davvero ripetersi. Ma c’è un punto in più che vale l’orgoglio: il nuovo obiettivo è nel campo della meccanica. Un settore che ha reso Bologna famosa nel mondo e che ha subìto anni di declino ben poco onorevoli. Ormai siamo a pochi metri da un traguardo che ha il sapore della riscossa.
Ma, come ovvio che sia, il gran premio si disputa soprattutto a Roma. E mai come ora serve una pressione a tutti i livelli per vedere sventolare la lussuosa bandiera a scacchi. Urus, così si chiama il Suv, è una grande occasione anche per chi non attende altro che un indirizzo dove spedire un curriculum per ritrovare una speranza e un motivo per ricominciare. Ora o mai più. L’hanno capito anche i sindacati nel firmare un accordo integrativo che lascia gli spazi di manovra necessari per il vedere nascere il nuovo stabilimento sotto il simbolo del Toro.
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