Alpini in Lettonia ma la vera sfida è in Irak e Siria

La lettera. Risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

Bologna, 22 ottobre 2016 - Leggo della nostra presenza futura al confine della Russia e ne rimango negativamente impressionato. Si sta buttando a mare quanto fatto dalle diplomazie per decenni per inglobare Mosca nell’ambito del mercato e della pacificazione mondiale. Oggi fare una stupida ‘linea Maginot’ mi pare del tutto anacronistico e provocatorio.  enzo.auteri@me.com

Risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

La compagnia di alpini (140 uomini) destinati alla Lettonia non sarà un elemento di alterazione strategica verso la Russia. La scelta più che altro risponde all’esigenza di dare un segnale di alleanza agli Stati Uniti, ora impegnati in un nuovo braccio di ferro con la Russia. Questa in realtà non ha nemmeno un interesse immediato ad aggredire i paesi del Baltico. L’Italia in realtà partecipa già ad un piano di sorveglianza a rotazione sul Baltico con i caccia Eurofighter che guardano da vicino gli aerei russi spesso in volo sui confini. La sfida vera fra Russia e America adesso è in Medio Oriente. Putin tiene il pallino in Siria e Obama in Irak dove 5 mila soldati americani sono già in forze nella battaglia di Mosul. Lì si giocano forti interessi petroliferi. In questa fetta di mondo, Libia compresa, l’Italia non deve rimanere fuori dalla partita.

beppe.boni@ilcarlino.net

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