Bimbi lasciati in auto, più informazione per evitare tragedie

La lettera Risponde il vicedirettore de il Resto del Calino, Beppe Boni

Bologna, 23 giugno 2017 - Non sono d’accordo nel giustificare quei genitori che ‘dimenticano’ i propri figli in auto, condannandoli a una morte straziante, a causa dello stress da lavoro. Coi tempi che corrono in Italia chi ne è immune? Perché, se così fosse, si avrebbe una strage degli innocenti. Al di là di ogni possibile comprensione, rimane solo una gravissima, orribile colpa. Umberto De Lucca, Casalecchio di Reno (Bologna)

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Il fenomeno è molto più ampio. Negli Usa, secondo l’associazione Noheatstroke.org, sono 711 i bimbi morti dentro l’abitacolo dell’auto del padre o della madre: di iportermia, arresto cardiaco, asfissia, intrappolati sotto il sole. Una media di 37 l’anno dal 1998 a oggi. Per molti si ripete il copione di Arezzo: la mamma pensa di aver accompagnato il figlio a scuola e succede la tragedia. I genitori protagonisti di questi casi sono anche vittime nello stesso tempo perché si portano dietro un rimorso straziante per tutta la vita. E’ la condanna peggiore. Ma spesso non si tratta di negligenza. Può succedere per stress, vuoto di memoria, corto circuito mentale. Certo sono episodi imprevedibili, ma possiamo difenderci con una massiccia campagna di informazione soprattutto d’estate. Lo facciamo contro l’abbandono degli animali. Possiamo farlo per i bambini.  beppe.boni@ilcarlino.it

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro