Per tenere un cane servono polso e spirito di sacrificio

Le lettera. Risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

Bologna, 25 otobre 2016 - Un cane azzanna a morte un bimbo di 2 anni. Non è il primo né l’ultimo. Mi pare che l’on. Brambilla, soddisfatta per aver portato il suo animale in Parlamento, pensi più alla salute delle bestie che a quella delle persone. Se organizzasse corsi per educare i proprietari, non accadrebbero tragedie.  Tiziano Dalla Riva, Bologna

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

A parte gli scenografici show animalisti dell’on Michela Vittoria Brambilla non è una cattiva idea quella di educare i proprietari di cani. Difficile, se non impossibile, però imporlo alla gente per decreto. Tenere un animale è già una scelta impegnativa. Servono attenzione, rispetto, pazienza. Sono qualità che non tutti i proprietari possiedono e invece sono condizioni necessarie. Altrimenti è meglio lasciar perdere. I cani di grossa taglia, soprattutto se di razze aggressive, hanno invece bisogno di proprietari di polso in grado di governarli, di guidarli e di educarli. I cani a volte sono imprevedibili e quindi serve tanta precauzione per prevenire incidenti. Bisogna voler loro bene, cercare di capirli, ma mai fidarsi fino in fondo. Anche per questo serve spirito di sacrificio.

beppe.boni@ilcarlino.net

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