Niente sconti a chi ha picchiato il carabiniere

La lettera

Bologna, 16 febbraio 2018 - Ho appena letto al Televideo che Matteo Renzi ha detto: ‘Chi picchia un carabiniere durante una manifestazione non è un antifascista, è un criminale’. Frase maliziosa: veicola l’idea che la qualità di antifascista sia incompatibile con quella di criminale. Idea smentita: si può essere: antifascisti e criminali; antifascisti e rispettabili; fascisti e criminali; fascisti e rispettabili.

Carlo Lauletta, Ferrara

risponde il condirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Matteo Renzi, che di solito sa interpretare gli eventi in modo originale, si è fatto avviluppare dal clima pre elettorale che in buona parte ha riesumato il confronto fra fascismo e antifascismo. I democratici esponenti del centri sociali che hanno aggredito il carabiniere a Piacenza sono sicuramente antifascisti e sicuramente criminali, ma focalizzare la discussione su questo aspetto è riduttivo. Come è riduttivo e sbagliato tentare di vietare le piazze a partiti e movimenti che, pur interpretando idee discutibili, hanno una esistenza ufficiale con iscritti e candidati. Se offendono e commettono reati vanno perseguiti. Punto. Infine, i sette, otto vigliacchi che hanno massacrato il carabiniere, tutti contro uno solo, vanno puniti senza attenuanti, possibilmente col carcere. Le convinzioni politiche, in questo caso, sono secondarie.

beppe.boni@ilcarlino.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro