Credibilità all’estero, l’Italia può riscattarsi col caso Battisti

Lettere al Direttore

Bologna, 16 ottobre 2017 - Mi stavo chiedendo quanto peso ha l’Italia in campo internazionale. Ho l’impressione che contiamo come il due di coppe con briscola denari. A partire dal caso Cermis ai silenzi degli egiziani su Regeni, al processo ai marò dove gli indiani ci hanno sempre preso in giro, per finire, in questi giorni, al Brasile con l’estradizione di Battisti: sì, no, sì. Povera Italia.  Roberto Ronchi, Monghidoro (Bologna)  

Risponde Beppe Boni, vice direttore de il Resto del Carlino

La credibilità dipende sempre dai governi. Oggi all’estero non brilliamo. I casi citati sono molto spigolosi, ma anche differenti fra di loro. Soprattutto sui due marò l’Italia ha sbagliato tutte le mosse senza trovare soluzioni per lunghi mesi. Brutta pagina. Nelle sue valutazioni c’è del vero, ma a volte come per Battisti, ci si trova dinanzi a governi che fanno muro in modo assurdo: tutelano gli ergastolani degli altri e poi a casa loro esistono le carceri più violente al mondo e non sempre in generale i diritti umani sono garantiti. Ora però pare che il Brasile sia intenzionato a restituirci Battisti. E’ qui che l’Italia può riscattarsi da precedenti figuracce: si è aperto uno spiraglio e su questo bisogna insistere. Infine, va detto che su altri fronti , come quello delle missioni militari all’estero e dell’emergenza umanitaria, la credibilità italiana è da dieci e lode.

beppe.boni@ilcarlino.net

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