Cittadinanza, un valore da conquistare

Le lettera

Bologna, 18 gennaio 2018 - Ho letto del sindaco di Minerbio (Bologna) che ha dato la cittadinanza italiana ad un marocchino che non sa l’italiano. Ora mi domando: se voleva integrarsi con le nostre regola, in 25 anni che abita a Minerbio, avrebbe avuto il tempo di apprendere la nostra lingua. E con la presenza di una interprete, può avere giurato fedeltà alla Repubblica comprendendo quello che faceva?  Maurizio Baietta, Baricella (Bo)

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

Lorenzo Minganti, primo cittadino di Minerbio, in una prima occasione aveva negato il suo assenso proprio perchè il marocchino, persona integrata, non aveva dimostrato di comprendere appieno il senso del giuramento di fedeltà alla Repubblica. Quindi è stato deciso un esame di riparazione che il 57enne Hassan Es Salhi ha superato con l’aiuto di una mediatrice culturale. Ciò dimostra che la concessione della cittadinanza italiana non può avvenire in automatico come vorrebbero i sostenitori dello ius soli. Si può modulare il tasso di severità, il tempo necessario, il metodo di valutazione ma un percorso è necessario. Una società evoluta deve saper mantenere la capacità di accoglienza, un valore quest’ultimo fondamentale che deve poggiare su capisaldi solidi evitando di affidarsi ad automatismi insidiosi. beppe.boni@ilcarlino.net

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro