Rifugiati assunti, benefit per le coop. Uno spot elettorale

La lettera. Risponde il vicedirettore del Carlino, Beppe Boni

Ho letto che le cooperative potranno usufruire di sgravi fiscali e altri benefici se assumeranno immigrati con lo status di rifugiati. Quando si tratta di erogare benefici alle cooperative il Partito democratico non si tira mai indietro. E’ vero che negli anni molti benefit a favore delle grandi coop sono stati cancellati ma il lavoro da fare è ancora molto. Antonio Carraresi, Macerata

Risponde il vicedirettore del Carlino, Beppe Boni

Il nodo politico è che questa scelta ha sapore pre elettorale. Non risolve strutturalmente la situazione dei rifugiati e appare come uno spot per guadagnare consensi, oltre naturalmente a fornire l’ennesimo vantaggio alle cooperative sociali. La norma è passata in commissione Bilancio alla Camera nella chiusura finale del pacchetto della finanza pubblica 2018. Non è un caso. La percezione che il bonus fornisce è che vengono discriminati gli italiani. Perché non viene fatta la stessa cosa per agevolare i disoccupati di casa nostra? Provate a pensare cosa prova un cittadino italiano rimasto senza occupazione nel vedere che a un rifugiato arrivato da qualche mese viene offerto un lavoro a tempo indeterminato. E’ il modo giusto per mettere fasce deboli le une contro le altre e il modo sbagliato di risolvere il nodo dell’accogliernza. beppe.boni@ilcarlino.net

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