Lotta al degrado, fra centro e periferie problema diffuso

La lettera. Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 10 febbraio 2018 - Per rimediare al degrado delle città e bonificarle dai pericoli occorre riqualificare le periferie. Così dicono i benpensanti. Più facile a dirsi che a farsi, come realizzare un’utopia, soprattutto oggi che la linea di demarcazione del centro delle città tende sempre più ad avanzare chiudendolo in una morsa soffocante. A breve, ed avanti di questo passo, sarà tutta una periferia. Tiziano Rusco, Bologna

Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni

In alcune grandi e medie città (vedi Bologna) i nodi legati alla sicurezza e al degrado in senso lato non sono così nettamente divisi fra centro e periferie. Certo, le zone più degradate di solito sono collocate nelle aree marginali dei nuclei urbani, ma oggi il problema è più ampio e diffuso al di là delle perimetrazioni. Il tema della sicurezza abbraccia centro e periferie con connotazioni diverse. A Milano e Roma le zone della stazione ferroviaria sono tradizionalmente a rischio, anche se in queste due città sono state bonificate, rinnovate, rese più vivibili. A Bologna la cittadella universitaria del centro nel fine settimana è una pentola in ebollizione fra spaccio di droga, risse e rapine. Una soluzione strutturale del problema fino ad oggi non si è trovata. C’è da sperare che Comune e forze dell’ordine non abbassino la guardia su riqualificazione e controllo del territorio.  beppe.boni@ilcarlino.net

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