Voto e promesse, il boomerang è sempre in agguato

Lettere al Direttore

Bologna, 22 gennaio 2018 - Questa campagna elettorale stabilirà il record di panzane. Spicca la ‘favola’ della flat tax di Salvini e Berlusconi: calando le aliquote alte, chi ora evade non lo farà più e il gettito dell’erario salirà. L’abbattimento delle aliquote farà solo pagare meno le classi abbienti e chi evade continuerà a farlo: saranno inaspriti i tagli a pensioni, sanità e servizi. Contro l’evasione servono leggi congrue.  Mauro Chiostri 

Risponde Beppe Boni, vice direttore de il Resto del Carlino

Ricorderemo questa campagna elettorale per la raffica di proposte choc sfornate dai partiti. Lo scenario, come ha spiegato ieri su questo giornale un sondaggio di Antonio Noto, si è berlusconizzato. Il Cavaliere, grande comunicatore, è stato il primo a cambiare il modo di fare marketing in attesa del voto. Gli italiani però sono scettici e considerano gran parte delle proposte irrealizzabili. Nello scenario pre voto si sentono troppe promesse «facili» (soprattutto sull’abbattimento delle tasse) e questo rischia di creare sfiducia. Le proposte piacciono, ma si registra poco entusiasmo nel considerarle fattibili. E’un sentimento diffuso che deve far riflettere i partiti. Questi si scontrano dunque meno sulle ideologie e più sui fatti concreti. Ma è bene ricordare che non basta promettere senza avere la «copertura» altrimenti il boomerang è in agguato. beppe.boni@ilcarlino.net

 

 

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