Pugno di ferro contro chi deruba gli anziani

La lettera. Risponde Beppe Boni, vicedirettore de 'il Resto del Carlino'

Bologna, 20 ottobre 2016 - Anziani che si suicidano dopo una truffa con furto di oggetti cui erano affezionati. E se qualcuno comincia a prendersela con chi usa la discrezionalità a favore dei delinquenti? E se alla gente cominciano a girare le scatole, poi chi la ferma? Io credo che il confine tra sopportare e smettere di sopportare stia per essere oltrepassato. Carlo Amagliani, Pesaro

risponde Beppe Boni, vicedirettore de 'il Resto del Carlino'

I furti e le truffe nei confronti degli anziani sono un tema rovente su cui il nostro giornale si batte da giorni. Questi due reati sono odiosi di per se ma lo diventano soprattutto quando nel mirino ci sono i vecchi, persone indifese e deboli, che la società deve assistere e difendere meglio. Sono i nonni e i genitori che dopo una vita di sacrifici passano il testimone a figlie nipoti. Il nostro giornale ha avviato una campagna perché vengano inasprite le pene contro i delinquenti che derubano o truffano i nostri cari. Niente sconti, nessuna pietà per ladri e truffatori. Anche il premier Matteo Renzi in seguito ai nostri reportage ha promesso che il governo se ne occuperà. Non sarà l’Italicum o la Riforma del Senato, ma è una battaglia di civiltà. Chissà se ne ha parlato a cena al presidente Obama dopo avergli chiesto di pronunciarsi per il sì al referendum.

beppe.boni@ilcarlino.net

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