La sfida elettorale ruota intorno al nodo immigrazione

La lettera

Bologna, 6 febbraio 2018 - I fatti di Macerata finalmente e non solo da destra vengono analizzati con buonsenso. Gli italiani non sono razzisti ma potrebbero’diventarlo a fronte dell’incapacità’governativa a gestire i flussi migratori e ad espellere con rapidita’ chi delinque. Le carceri non scoppiano per via dei detenuti italiani ma a causa di migliaia di stranieri che dovrebbero scontare le pene nei loro paesi. Augusto Bertocchi

risponde Beppe Boni, condirettore de Il Resto del Carlino

Il nodo immigrazione è il tema su cui si gioca la campagna elettorale. Lo è diventato soprattutto dopo i fatti di Macerata, città dove il disagio sociale deriva anche dalla presenza di troppi spacciatori di droga africani. Il caso specifico, al di là delle singole responsabilità (il nero che ha fatto a pezzi la ragazza e il bianco che ha sparato per vendetta su persone di colore) ha riportato a galla gli aspetti più scomodi dell’immigrazione. Affiora anche una intolleranza latente: l’avvocato del pistolero riferisce che il suo assistito riceve attestati di solidarietà, mentre alcuni residenti hanno quasi giustificato il tiro al bersaglio del pazzoide. La gestione disordinata dell’accoglienza non avrà soluzioni a breve. Ma l’espulsione dei delinquenti, di chi ha commesso reati, di chi ha avuto condanne può seguire una via rapida. Spesso basta applicare le leggi che già esistono. Sarebbe un bel segnale verso i cittadini.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

 

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