Alunni delle medie a casa da soli. Ora tocca alla politica

La lettera

Bologna, 31 ottobre 2017 - Salvo modifiche alla legge, i genitori devono accompagnare i loro figli a scuola. La ministra Fedeli vive in un altro mondo: non tutti possono contare su stipendi come il suo, in molti casi è indispensabile che lavorino entrambi per una vita decorosa. Il problema è che in Italia ognuno pensa di poter fare ciò che vuole. Perché il governo non scrive leggi chiare?

Gianfranco Salmi, S. Lazzaro di Savena (Bologna)

risponde il vice direttore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni

LA NORMA di accompagnare i figli a scuola è stabilita dal codice penale e civile a tutela dell’incolumità dei minori. Ed è stata ribadita dalla Cassazione che ha condannato un istituto e il Miur per la morte di un ragazzino avvenuta fuori da scuola. L’appello del ministro Valeria Fedeli però ha scatenato l’ira dei genitori e dei presidi. Matteo Renzi ha costretto il ministro stesso ad una retromarcia sottolineando che tocca ai genitori scegliere. Che fare? Siamo in mezzo al guado e al di là dei colpi di fioretto fra governo e Pd serve un chiarimento. Rapido, senza i tempi della politica. La scorciatoia potrebbe essere quella di un emendamento infilato nella legge di bilancio o nel decreto fiscale. I ragazzi delle medie non sono bamboccioni, i genitori devono dare loro fiducia, le autorità scolastiche devono sentirsi tranquille. La palla ripassa alla politica. Dopo il dibattito misuriamo i tempi di reazione.

beppe.boni@ilcarlino.net

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