Migranti, comuni divisi alla meta Francia solista

La lettera

Bologna, 27 luglio 2017 - I prefetti hanno difficoltà nell’assegnare i migranti ai Comuni. La soluzione non è difficile. La metà dei Comuni è guidata da sindaci di partiti che vedono i migranti come ‘doni di Dio’ (Papa Bergoglio) e/o ‘risorse’ (presidente Boldrini). Basta assegnare tutti i migranti a quei soli comuni. Esempio: i migranti che sbarcheranno, un giorno a caso, il 2 agosto, saranno ospitati a Ferrara.  Carlo Lauletta, Ferrara

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

Partiamo dalla realtà. Gli arrivi dalla Libia continuano sensa sosta, i centri di accoglienza sono al collasso (a Bologna è stata aggiunta una tendopoli accanto all’hub-ex Cie) e il governo non sa più che pesci pigliare dato che il sistema di accoglienza non funziona. Nel frattempo l’Italia perde terreno. Macron, il presidente francese, è riuscito a fare ciò che dovevamo fare noi: riunire attorno a un tavolo i due governi della Libia per cercare di metterli d’accordo e, fra le altre cose, limitare le partenze dei migranti. Le prefetture sono in difficoltà e spesso dialogano direttamente con le coop che si occupano dell’accoglienza le quali si accordano con i privati. Una situazione che così sfugge al controllo dei sindaci. Molti di questi, anche Pd, sono infuriati per le difficoltà della gestione dei migranti e del disagio sociale ormai difficile da controllare. Va sempre peggio.  beppe.boni@ilcarlino.net 

 

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