Migranti, va cacciato chi tradisce la fiducia. E’ legittima difesa

La lettera

Bologna, 20 agosto 2017 - Un appello alle autorità spagnole: non lasciate impuniti i tre ceceni, in modo particolare quell’animale’ che ha preso a calci in testa fino ad ucciderlo il povero Niccolò Ciatti e infliggetegli una punizione esemplare. Spero che anche il presidente Putin dia il suo contributo a questa che ritengo una buona causa. Non si può uccidere così per un motivo banale. paolodascenzo0@gmail.com

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

Il ceceno che ha sferrato il calcio mortale a Niccolò Ciatti è in carcere e rischia vent’anni. Speriamo che glieli facciano scontare. Gli altri due che erano con lui sono potuti tornare in Francia. Liberi. Il ragazzo toscano invece non vedrà mai più casa sua. I tre ceceni sono richiedenti asilo con domicilio in Francia. E tutti hanno tradito la fiducia espressa nei loro confronti. Che fine faranno i due lasciati liberi? Spariranno come fantasmi. Il giudice avrebbe dovuto tenerli in carcere: forse non avranno ucciso, ma hanno innescato il parapiglia fatale. L’Europa deve trovare il coraggio di rivedere i termini dell’accoglienza e se necessario forzare il codice. Chi si trova qui da clandestino, o da profugo, deve comportarsi in modo impeccabile. Altrimenti il Paese ospitante ha il dovere di mettere alla porta chiunque dimostri di non meritare l’ospitalità.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

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