Alla Mille Miglia si perdona tutto perché fa sognare

La lettera. Risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

Bologna, 24 maggio 2017 - Nei nostri paesi è passata la Mille Miglia. Ma chi autorizza queste auto a circolare non rispettando le regole? Ho visto sorpassi su strisce continue con limite di 50 km/h senza rispettare precedenze e limiti di velocità. Ma gli autovex e i fotored erano tutti spenti? La sicurezza in certe circostanze va a corrente alternata?  Gianfranco Piacente, Gambettola (Forlì)

Risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

La Mille Miglia è una bella e affascinante signora a cui si può perdonare qualche mancanza. Il fascino di una sfilata di auto d’epoca ancora gagliarde e capaci di percorrere un viaggio del genere non ha limiti. La Mille Miglia, come la Ferrari o la Riviera Adriatica, è una eccellenza tutta italiana che il mondo ci invidia. Il rombo dei motori che fanno rivivere un’epoca eroica emoziona, entusiasma, porta il pensiero a tempi lontani, quando l’elettronica sulle vetture era fantascienza. E allora se una Isotta Fraschini supera il limite di velocità o non concede la precedenza merita il perdono. E ci fa sognare ugualmente come la canzone di Lucio Dalla dedicat a Nuvolari. ‘Quando passa Nuvolari gli uccelli sbattono le ali......e lui sembra un soldato a cavallo..’ beppe.boni@ilcarlino.net

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