Salviamo l’orso, va spostato ma non ucciso

La lettera. Risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

Bologna, 28 luglio 2017 - Ho letto che l’orso che ha aggredito un uomo, non facendo altro che difendere il proprio territorio, va catturato ‘vivo o morto’, intendendo come sottinteso che è meglio che sia morto. Come è già successo all’ orsa Daniza, soppressa con una dose eccessiva di sonnifero. Mi chiedo: qual è la pena per un uomo che aggredisce un altro uomo solo per crudeltà o senza motivo?  wertherpattuelli@fastwebnet.it

Risponde Beppe Boni, vicedirettore de il Resto del Carlino

La convivenza con gli animali selvaggi dove c’è un alto tasso di turismo o di frequentazione è problematica. Nessun dubbio. Probabilmente l’aggressione di qualche giorno fa è avvenuta perchè l’animale ha percepito di essere in pericolo. Così ha agito d’istinto cercando di difendersi. L’equilibrio però è difficile da trovare e se un animale diventa pericoloso bisogna intervenire. L’orso però non va ucciso. Si può catturare e spostarlo (anche all’estero), in zone meno frequentate dall’uomo. In questi casi bisogna individuare la via di mezzo fra l’estremismo animalista e quelli che vedono l’abbattimento come unica e rapida soluzione. E’ ciò che in Italia succede anche con i lupi. Se gli orsi hanno ripreso a popolare boschi e montagne significa che abbiamo una natura solida e fiorente. L’uomo ha sempre convissuto con gli animali selvaggi. Non dimentichiamolo.  beppe.boni@ilcarlino.net

 

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