Pensionati in fuga verso la Bulgaria, l’Italia rifletta

La lettera

Bologna, 17 ottobre 2017 - In tv ho sentito un pensionato italiano intervistato in Bulgaria, dichiarare che «spende la metà che in Italia». Ha citato l’acquisto in un mercato rionale di banane ad un euro il chilo. Se le compra in via Napoleone a Milano regge il paragone, ma se le compra come me, all’ Eurospin di Morciano di Romagna, spende 0,79 al chilo. Non è oro tutto ciò che luccica.  Lauro Giovanetti Monte Colombo (Rimini)

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

I paradisi delle «pantere grigie» sono tanti. Comunità di pensionati italiani si trovano alle Baleari, in Costarica, in Portogallo oltre che in Bulgaria. Nulla da dire sulle banane di Morciano di Romagna, ma in certi Paesi i pensionati vengono visti come una risorsa. In Italia per molti aspetti sono trattati non bene, si vedono diminuire i benefit ogni giorno, a macchia di leopardo rischiano tagli alla pensione. Così molti fuggono. In Bulgaria il Paradiso dei pensionati è Varna sul Mar nero: medico di base anche agli stranieri, niente tasse, affitti a 150 euro al mese, un litro di latte a meno di un euro. Tutto vero. Eppure l’Italia è l’Italia, un Paese dove con tutti i difetti hai una sanità da 10 e lode, luoghi turistici senza rivali, una qualità della vita alta. Un usato sicuro. Ma lo Stato italiano faccia un pensierino ai propri pensionati e li tratti meglio per evitare fughe bulgare. beppe.boni@ilcarlino.net

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