I guai della politica e il protagonismo di alcuni Pm

La lettera

Bologna, 19 settembre 2017 - I Pm che indagano sui politici sono degli ingenui. Non sanno che è una battaglia persa? Le loro non sono indagini ma ‘attacchi politici’ e gli indagati sono sempre innocenti. Gli italiani lo sanno e hanno fiducia nella politica. Renzi, Berlusconi, Bossi, Scajola, Mastella, Errani: tutti innocenti. Poi finiscono indagati proprio loro, i pm. Meglio indagare su chi non fa notizia. giorgiofranchi28@gmail.com

risponde Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino

La politica ha un lungo elenco di cose da farsi perdonare: malaffare, corruzione, disonestà. E’ vero che ogni uomo politico o amministratore che finisce sotto inchiesta afferma che si tratta di «un attacco politico». Ovvio. Certa magistratura però offre l’occasione per pensarlo. Troppe indagini (Mastella in questi giorni, Berlusconi in passato) partono in modo roboante e finiscono con raffiche di assoluzioni. Ora le cronache sono occupate dall’inchiesta Consip dove oltre al merito della vicenda (ancora da chiarire) si inseriscono le ombre sulla Procura di Napoli col pm Henry Woodcock indagato per falso e i carabinieri del Noe nei guai per i presunti finti indizi contro Renzi padre. Molti Pm lavorano seriamente, mentre alcuni con le indagini fanno politica o si lasciano prendere dal protagonismo. Questi danneggiano anche la figura dei primi.

beppe.boni@ilcarlino.net

 

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