Non dimentichiamo i professionisti della politica

La lettera. Risponde il vicedirettore del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 10 gennaio 2018 - Una volta, quando si pensava alla politica, veniva in mente un mondo, magari grigio, ma serio. I personaggi che lo popolavano potevano avere caratteristiche diverse, ma tutti tenevano un comportamento equilibrato. Ora il mondo politico è contiguo a quello dello spettacolo, non si scorgono più i confini. Vedere lo sketch di un comico o il comizio di certi politici è quasi la stessa cosa.  Mauro Chiostri 

Risponde il vicedirettore del Carlino, Beppe Boni

Il mondo e la società non sono teoremi immutabili. Cambiano con l’evolversi dei tempi. Certo, oggi la politica è un mondo dove entrano anche i non professionisti. In parte è un bene perché la visione della società è più aperta, in parte è un male perché sono scesi in pista pure improvvisatori e dilettanti allo sbaraglio. Le persone serie esistono oggi come ieri, su questo non c’è differenza. E’ però vero che la vecchia politica garantiva la presenza di personaggi che partivano dal consiglio comunale o dalle sedi dei partiti tradizionali prima di approdare in Parlamento. Certo il ‘grande fiume’ si è portato dietro anche nepotismo, corruzione, disonestà. L’ingresso di parti di società civile ha un effetto benefico e l’obiettivo è perseguito sia a destra che a sinistra. Ma gli eredi (onesti) dei vecchi partiti vanno rispettati sperando che trasmettano le cose buone della Prima Repubblica. beppe.boni@ilcarlino.net 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro