Promosso dal Tar ma ai genitori va il cartellino rosso

La lettera. Risponde il vicedirettore del Carlino Beppe Boni

Bologna, 22 ottobre 2017 - Uno studente con poca voglia di studiare è stato ammesso alla classe superiore perché un genitore separato non sapeva dei suoi insuccessi scolastici! Scherziamo? Si promuove un ragazzino che non aveva avuto la voglia - o forse anche mancanza di controllo dei genitori - di studiare. Si sta aprendo un nuovo scenario: promozioni ad personam e non più per merito. Anna Benazzi, Lugo (Ravenna)

Risponde il vicedirettore del Carlino Beppe Boni

Il ragazzino con ogni probabilità ha accusato difficoltà dovute alla separazione dei genitori. I figli sono sempre le vittime delle rotture fra padre e madre. E inevitabilmente ne risente anche il rendimento scolastico. Il Tar ha adottato una decisione che suscita perplessità, pur rifacendosi ad una norma ministeriale. E forse anche la mamma avrebbe dovuto informare il coniuge. Probabilmente il ragazzino promosso per sentenza ha invece un disperato bisogno di aiuto e di affetto. I docenti lo hanno compreso? Si sono impegnati al di là della normale didattica scolastica? Sicuramente chi deve essere bocciato è il padre che non si è interessato granchè del figlio. Forse la scuola avrà sbagliato in buona fede ma il genitore assente è da cartellino rosso. Speriamo che la lezione del Tar serva a tutti e che la chance offerta al piccolo con una spintarella vada a buon fine. beppe.boni@ilcarlino.net  

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