Sciopero e caos, in scena l’Italia autolesionista

La lettera. Risponde il vice direttore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Bologna, 20 giugno 2017 - Anche la sinistra si è finalmente accorta che gli scioperi fatti in un certo modo portano soltanto danni. Mi ricordo che negli anni ‘60 e ‘70 venivano indetti molto scioperi politici per abbattere il governo di turno. Era naturalmente la Cgil ad organizzarli. Mi verrebbe da dire meglio tardi che mai, ma mi riesce difficile perché i danni provocati sono enormi. Angelo Contri, Pievepelago (Modena)

Risponde il vice direttore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

Abbiamo avuto la prova che le armi dello sciopero e della mobilitazione di piazza, per quanto spuntate, ideologiche e poco utili, sono ancora di moda. I lavoratori del trasporto pubblico, compresi i dipendenti dell’agonizzante Alitalia, hanno messo in scena un venerdì ad alto tasso di caos, mandando in tilt la mobilità. Alitalia ha inghiottito dieci miliardi di soldi pubblici e i dipendenti attuali continuano a ballare sull’abisso. I lavoratori delle aziende pubbliche di trasporto, che ancora godono di qualche privilegio, si sono compiaciuti nell’aver bloccato il week end estivo. Il conto lo hanno pagato i cittadini. Sabato la Cgil ha portato in piazza l’ala sinistra della sinistra contro la riedizione dei voucher. Se tirasse aria di buonsenso i lavoratori avrebbero dovuto protestare per evitare che i voucher venissero cancellati. Questa è l’Italia autolesionista. beppe.boni@ilcarlino.net

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