Scuola, più spazio a giornali e comunicazione

La lettera

Bologna, 27 ottobre 2017 - Il progetto “Il Quotidiano in Classe” va non solo incoraggiato, ma sostenuto con forza. È da iniziative del genere che si possono sviluppare programmi didattici ed educativi per consentire alle giovani generazioni di dare forma al loro futuro, favorire il confronto delle idee, aiutare la crescita della società a ogni livello.

Franco Barbieri, Modena

risponde il vice direttore de Il Resto del Carlino, Beppe Boni

LA COMUNICAZIONE e l’informazione in senso lato andrebbero inseriti nel percorso didattico delle scuole, soprattutto oggi che i ragazzi hanno a disposizione mezzi come i tablet e gli smartphone. Di norma sono estremamente curiosi di capire come il mondo comunica attraverso i giornali, la tv e gli altri media. Mi capita spesso di andare nelle scuole a tenere conversazioni sul mondo dei giornali e sul nostro mestiere. I ragazzi sono concentrati, fanno domande, non perdono un passaggio. Quotidiano in classe è una ottima iniziativa in espansione. Come del resto lo è anche il Campionato di giornalismo, una iniziativa che coinvolge decine di istituti scolastici. Come vede siamo attenti alle nuove generazioni perchè amano il confronto delle idee e i temi della comunicazione. Argomenti che scambierebbero volentieri con le lezioni di matematica. Ma servono entrambi.

beppe.boni@ilcarlino.net

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