Sgombero in via De Maria, le colpe della tolleranza

Bologna, 11 ottobre 2016 - Il problema di via De Maria, a Bologna, non sono gli scontri di oggi, il traffico bloccato, il dispiegamento di forze come nei peggiori film, le accuse degli occupanti che vengono sgomberati per ristabilire la legalità. Il problema è la tolleranza subdola e colpevole che l’amministrazione e gran parte dell’opinione pubblica hanno tenuto per mesi.

Indimenticabile, anzi, incancellabile, la scelta miope e contro legge del Comune, nell’estate 2014, di concedere la residenza a chi in quello stabile, peraltro privato, era entrato commettendo un reato. Poi sono venute l’acqua (ma su questo si stanno esprimendo i magistrati) e le trattative per cercare di risolvere la situazione tra giunta e proprietà: risultato, chi occupa si è sentito legittimato a occupare, chi non occupava l’ha fatto e ora alle forze dell’ordine tocca raccogliere i cocci. Mentre un’azione immediata avrebbe ridotto i danni.

Il compito di un’amministrazione è terribile e complesso nelle sue sfide e nei problemi multistrato, ma il punto imprescindibile è il rispetto della legge. In via De Maria la legge è stata dimenticata per anni e quella odierna sarà una lunga giornata di cui avremmo fatto volentieri a meno.

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