Sisma e aiuti, la generosità silenziosa

Lettere al Direttore

Bologna, 23 gennaio 2017 - Ogni giorno, dopo le pagine sul terremoto, leggo dell’acquisto dei biglietti per il concerto di Vasco Rossi. Un’Italia fatta di solidarietà ed un’altra di menefreghismo. Se quei soldi fossero devoluti alla popolazione terremotata sarebbe un gesto per mettere alla berlina il governo che finora si comporta come le tre scimmiette.  Antonio Palmisano, Castelfranco Emilia (Modena)

Risponde il vicedirettore de il Resto del Carlino, Beppe Boni

C’è l'Italia dei soccorritori, volontari e non, che non si risparmia nell’emergenza del sisma e ora della tragedia dovuta alla neve. Ci sono i vigili del fuoco, le forze armate, le forze di polizia, la protezione civile e tante persone comuni che lavorano senza sosta. Ma esiste anche un’Italia altrettanto generosa che non ha volto in tv. E’ quella delle migliaia di cittadini che hanno aderito (e continuano a farlo) alle sottoscrizioni fiorite in tutta Italia. E’ un fiume di denaro. C’è chi ha devoluto migliaia di euro e chi appena qualche decina. Ci sono bambini e pensionati. Qn-Resto del Carlino sta portando a termine la propria. Insieme a «Io ci sono», l’associazione che fa capo a Raul Bova, e con l’apporto di Cri e Coni costruiremo un palazzo dello sport ad Arquata (Ascoli). Un grazie al gesto silenzioso di questi semplici cittadini. Vasco Rossi, in tutto ciò, non c’entra nulla.

beppe.boni@ilcarlino.net

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